Meloni premier, Veneziani: “Meloni ha più di tutti le carte per governare, ma attenti alle oligarchie”

Credo che uno spazio per una politica conservatrice ci sia, e grande, nella società. Si tratta di conservare una civiltà, che è il primo pericolo che stiamo correndo. Poi, di conservare la natura, la tradizione. Abbiamo bisogno che qualcuno a livello politico li rappresenti”. Marcello Veneziani, scrittore, editorialista,  filosofo nei suoi libri – ultimo in ordine di tempo “La cappa”(Marsilio) – conosce bene la storia della Destra e conosce a fondo i valori di riferimento della cultura conservatrice.

Sulla  via intrapresa da Giorgia Meloni il suo giudizio è positivo: “Credo che la politica conservatrice sia quella giusta. Essere conservatori oggi è fondamentale”. Il suo curriculum editoriale parla chiaro. Veneziani si è occupato di filosofia politica scrivendo vari saggi tra i quali: La rivoluzione conservatrice in Italia, Processo all’Occidente, Comunitari o liberal, Di Padre in figlio, Elogio della Tradizione, La cultura della destra e La sconfitta delle idee (editi da Laterza), I vinti, Rovesciare il 68, Dio, Patria e Famiglia, Dopo il declino (editi da Mondadori), tra gli altri.

“I principi conservatori sono sacrosanti. Trovo però che declinare il conservatorismo sul piano politico sia più complicato. I modelli che vedo attuati, per esempio quello rappresentato da Boris Johnson, non trovo che rappresenti tali valori”. Consigli?  Ritengo che Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia debbano contemperare i principi conservatori  con l’anima sociale e popolare da sempre rappresentata dalla Destra. La leader di FdI dovrebbe mantenere questa originalità. Essere conservatori non vuol dire diventare thatcheriani. Altrimenti si rischia di diventare un’altra cosa”.

La sfida è proprio questa. La conferenza programmatica che si sta svolgendo a Milano sta tracciando la rotta. Una “prima traccia per un programma di governo”, per “farci trovare pronti per una stagione di governo dell’Italia“. Sono state le parole della leader quando annunciò la tre giorni di Milano. Da più parti la prospettiva – ancorata alla crescita esponenziale nei sondaggi che ad oggi vedono FdI primo partito – di Giorgia Meloni premier viene analizzata da più parti. “Su questo aspetto – analizza Veneziani- preferisco essere cauto. Oggi Giorgia Meloni è sicuramente la leader politica più in forma. Quella che ha carte in più degli altri. Ma nel governo di una Nazione ci sono tante  varianti da considerare che potrebbero rendere il percorso più complicato”.

L’ostilità delle élite, per esempio? “Certamente questa ostilità delle élites è una componente molto forte. “Ho il timore che non basti la professione di lealtà all’alleanza atlantica. Le oligarchie saranno scettiche. Temo che tali dichiarazioni possano non essere “ricompensate” da un atteggiamento benevolo per così dire. Faccio un esempio: quando si parla dei valori della famiglia temo che si possa continuare ad essere tacciati come nemici della modernità…”.

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