“Meloni è una minaccia per la democrazia”. Daniele: “Rula Jebreal non sa quel che dice, la cosa buffa è che prima di sparare cazzate si divide tra selfie e videochat passionali. Anche nei momenti meno opportuni, è irrecuperabile. Ha la sindrome del complesso di inferiorità. Cerca solo attenzioni”

By Gaetano Daniele

Da uomo non posso negare che Rula Jebreal fino a qualche anno fa era una bella ragazza. L’ho vista di recente in un bar e l’ho trovata deperita. Gli è rimasta solo la lingua biforcuta. Di certo non sono qui per giudicare il suo aspetto fisico. Per carità. “Ogni scarrafon è bell a mamma soia”. Mi interessano più i contenuti. E non posso fare a meno di dire che alla Jebreal mancano anche quelli. Priva di ogni forma di buon senso cerca attenzioni gettando fango sugli altri. E pare aver trovato pan forte nella stampa estera che la spalleggia solo pee qualche riconoscimento economico. Anche se per detta loro hanno a cuore le sorti del Paese. La sua discussione preferita, tra guerre, crisi energetica e chi più ne ha più ne metta, sembra essere il padre di Giorgia Meloni, morto anni fa e col quale la leader di Fratelli d’Italia ha tagliato ogni rapporto in adolescenza. Oggi la giornalista ha condiviso un tweet in cui si rivolge alla stampa estera e lascia intendere che in Italia, con il probabile futuro governo Meloni, i giornalisti potrebbero perdere la libertà.

“Ai media internazionali che stanno guardando la minaccia della Meloni per la democrazia, il suo clan prende di mira i critici. Queste sono le voci più importanti da seguire, alcune delle quali vivono sotto la protezione della polizia”, ha scritto Rula Jebreal, facendo un elenco in cui compaiono Paolo Berizzi, Roberto Saviano, Selvaggia Lucarelli, Corrado Formigli, Gabriele Muccino e Andrea Purgatori.

Il tweet di Rula Jebreal ha destato parecchio scalpore e in tanti in queste ore stanno criticando la giornalista per la deriva assunta dopo essere caduta in fallo con il tweet di Giorgia Meloni. Un errore talmente grossolano che nemmeno i giornaloni di orientamento dem hanno mosso un dito tentare una sua difesa d’ufficio, preferendo ignorare le azioni sempre più scomposte della giornalista.

Rula Jebreal, incapace di scusarsi e di ammettere l’errore, ha iniziato a sparare sempre più alto, sperando di raccogliere in qualche modo la partecipazione di qualcuno dei suoi. Ci è riuscita con Gabriele Muccino e, in parte, con Selvaggia Lucarelli (che infatti compaiono in quell’elenco) e con pochi altri ma stavolta la stessa sinistra ne ha preso le distanze, condannando il suo atteggiamento. Del resto come si fa a difendere l’indifendibile a vita natural durante… Si corre il serio rischio di passare per complici. Ed infatti quello che si sta iniziando a dire fra i corridoi dei palazzi che contano è proprio questo.

Rivolgendosi all’università di Miami, dove Rula Jebreal sarebbe docente, un utente ha scritto: “Giusto per rassicurarvi: in Italia non c’è minaccia alla democrazia e il partito di Giorgia Meloni non prende di mira nessuna critica. La nostra democrazia è forte e abbiamo appena avuto elezioni libere. I ragazzi sopra elencati appaiono regolarmente in tv dove possono dire quello che vogliono, come al solito”.

Del resto anch’io in questo momento sto esprimendo un mio parere su Jebreal e non mi sembra di aver visto nessuna camionetta dei carabinieri sotto casa.

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