Meloni contro l’ammucchiata: “Il voto è l’unica strada”

Niente pasticci. La crisi di governo ha un’unica soluzione: andare alle urne, con buona pace di chi vorrebbe incollare i cocci della ex maggioranza per arrivare alla scadenza naturale. “Con le dimissioni di Draghi per Fratelli d’Italia questa legislatura è finita. Questo Parlamento non rappresenta più gli italiani”.Giorgia Meloni apre la giornata politica con un post su Facebook che ribadisce la posizione netta di Fratelli d’Italia di fronte allo psicodramma che si è consumato ieri. Con i 5Stelle che escono dall’aula per non votare la fiducia sul dl Aiuti. Il provvedimento che contiene, tra l’altro, il via libera all’inceneritore alle porte di Roma, che il sindaco Gualtieri vuole a tutti i costi.

“Daremo battaglia affinché si restituisca al popolo italiano quello che i cittadini di tutte le altre democrazie hanno: la libertà di scegliere da chi farsi rappresentare. Elezioni subito”. Parole chiare, le stesse scandite ieri dal palco della Festa di Fratelli d’Italia in provincia di Roma ad Anguillara. La frittata scoppiata per i capricci dei 5Stelle era inevitabile viste le premesse con cui è nato il governo guidato dall’ex governatore della Bce. “Non poteva andare diversamente”, osserva la Meloni. “La nascita del governo Draghi ha del surreale. Sostenuto da una maggioranza mai  votata dai cittadini. Con gente che si è combattuta in campagna elettorale. Tenuta insieme non per fare qualcosa, ma per spartirsi qualcosa. Insieme per paura di perdere le elezioni quando la democrazia arriva”.

La leader di Fratelli d’Italia mette in guardia dalle manovre delle prossime ore in vista della resa dei conti parlamentare di mercoledì. “Sentiremo parlare molto di responsabilità. Vedrete, faranno di tutto. Ma in questi giorni gli unici responsabili si chiamano Fratelli d’Italia. Gli unici che hanno tenuto fede agli impegni presi. Questa maggioranza è stata costretta a continui compromessi al ribasso mentre l’Italia ha bisogno di coraggio”. La Meloni attacca frontalmente le modalità scattate immediatamente dopo la salita di Draghi al Quirinale. E l’accanimento terapeutico per non far morire questo governo a danno della nazione. “Le prime parole sono state ‘chissà chi si allea con chi’. Prima abbiamo avuto i gialloverdi poi i giallorossi. Ora di che colore sarà il nuovo governo? E nessun vuole Fratelli d’Italia in un altro gioco di palazzo. Perché siamo quelli più attenti ai bisogni della nazione”

Il timore, quasi una certezza, è che si inventeranno un’altra alchimia per non votare. “Dimenticandosi che siamo una repubblica parlamentare. È il Parlamento che deve avere una maggioranza scelta dagli  elettori, con un programma condiviso. Non ho mai creduto – incalza la Meloni – alla democrazia che va bene solo nei giorni di sole. È con la tempesta che si deve chiedere ai cittadini chi deve essere il capitano della nave. Quale deve essere la rotta. Per questo non accettiamo scherzi“..

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