Meloni a valanga contro Speranza: “Dimettiti e chiedi scusa. Il Green Pass va abolito subito”

La riapertura degli stadi al 75%, già entrata in vigore. E poi la possibilità di tornare a visitare i propri cari in ospedale senza bisogno di permessi speciali e quella tornare a mangiare e bere al cinema dal 10 marzo. E, ancora, la prospettiva che il 31 marzo si possa dire finalmente addio allo stato d’emergenza. Sebbene manchi ancora una vera e propria road map, sono già diverse le tappe dell’allentamento delle restrizioni di cui ci conosce una data. Manca, però, allo stato attuale “la” tappa che in moltissimi attendono, a partire dagli operatori economici: la fine del Green pass.

Il certificato verde, infatti, per di più nella sua forma rafforzata, rimane allo stato attuale requisito indispensabile per poter usufruire di ciascuna delle riaperture già in calendario. Si parla di un suo superamento dal primo aprile, quando per quanto riguarda attività all’aperto, come il consumo al tavolo di bar e ristoranti e lo sport, e i viaggi sul trasporto pubblico dovrebbe tornare a essere sufficiente il Green pass base. Per sperare di andare oltre il Green pass tout court per accedere ai negozi, invece, si parla di maggio, quando potrebbe non essere più necessario anche per stadi e teatri.

Ma, appunto, se ne parla e basta. E non sempre nella direzione auspicata. «Il Covid non sparisce il 31 marzo. Il Green Pass è stato ed è un pezzo fondamentale della nostra strategia», dunque, «va conservato», ha detto ieri in un’intervista a Repubblica, il ministro della Salute, Roberto Speranza, che non sembra disposto a deflettere dalla linea iper chiusurista neanche di fronte ai numeri e ai pareri degli esperti sempre più concordi nell’invocare un allentamento. E, nel frattempo, passano i mesi, il Green pass resta e un’altra stagione turistica rischia di andare a farsi benedire.

«Questo è quello che succederà (nuovamente) se Speranza e compagnia resteranno al governo della Nazione. Abolire il Green Pass subito», ha scritto Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook, postando una vignetta di satira amara in cui si vedono cartelli stradali che indicano Spagna e Croazia con la foto di ameni scenari marini e Italia con il Qr code del Green Pass. «Il fallimento delle restrizioni di Speranza – ha commentato ancora Meloni – è ormai sotto gli occhi di tutti, ma il Ministro della Salute, invece di cospargersi il capo di cenere, continua a rivendicare le sue dannose scelte». «Si dimetta e chieda scusa all’Italia intera», ha concluso la leader di FdI.

Pubblicato da edizioni24

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