Masterchef, trionfo Edoardo Franco. Da rider a Chef

MasterChef Italia ha eletto il suo dodicesimo trionfatore: è Edoardo Franco il vincitore di questa edizione del talent culinario di Sky. Il 26enne di Varese, un “simpatico vagabondo”, come l’ha definito Giorgio Locatelli, l’ha spuntata sul “secchione” Bubu e sulla lieve ma tosta Hue con un menù di degustazione dai sapori decisi e internazionali, frutto delle tante esperienze all’estero (Scozia, Svezia, Germania) e di una mentalità curiosa ed estrosa. Quarto classificato Mattia Tagetto, eliminato al termine del primo episodio della serata, in cui è stata ospite la chef tristellata Clare Smyth, che ha mandato in crisi il 37enne di Bolzano con un Invention Test basato su un solo e umile ingrediente vegetale.

Con la vittoria proclamata da Antonino Cannavacciuolo davanti a una Masterclass gremita, tra ex concorrenti e familiari, Edoardo si aggiudica 100mila euro in gettoni d’oro, la possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette grazie alla casa editrice Baldini+Castoldi, l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana e la partecipazione al Workshop di Masterchef Academy creato in collaborazione con Destination Gusto.

Il suo menù dal titolo “Tutto mondo”, ispirato al murale realizzato da Keith Haring, è un omaggio al melting pot. “Per me il cibo deve unire e non dividere, il mio intento è quindi quello di mettere d’accordo tutti e tre i giudici con un menù di sapori pensati per gli abitanti di tutto il mondo. I miei piatti sono il frutto delle mie esperienze e dei miei incontri passati, che si fondono con la mia creatività“, dice Edoardo ai giudici nel descrivere la sua idea di cucina. L’antipasto, “Medievale ma non troppo”, è un tributo alla terra e alle origini della cucina, un mix di sapori inusuali che riservano una sopresa al commensale: è una barbietola acidula ripiena di paté di fegatini di piccione, intruglio medievale, latticello e porro fritto, accompagnato da infuso alla barbietola e aneto. I giudici apprezzano l’idea e l’impiattamento, ma lo trovano un po’ troppo spinto nel gusto.

Fa invece centro il primo, i “Ravioli Kebab”: in una reinterpretazione personale del kebab, Edoardo prepara una polpetta di agnello speziato dentro un fagottino di pasta all’uovo servito con salsa all’albicocca e foglie di carota. Il neovincitore arriva alla consegna del piatto un po’ stretto con i tempi, a causa della stesura della pasta, ma riesce comunque a soddisfare gli chef. La seconda portata è “Capesante al curry”: un connubio inusuale tra le capesante, dolci e delicate, e il curry, speziato e profumato, con l’aggiunta di maionese al corallo e coriandolo fritto. Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli giudicano il pesce troppo avanti di cottura e la maionese superflua, ma impazziscono per la salsa al curry.

Sul dessert, poi, Edoardo inciampa ma si rialza. A pochi minuti dalla fine della prova perde la calma, perché la meringa in preparazione non gli viene. È costretto a correggere il tiro in corsa e riesce a impiattare per il rotto della cuffia. Ai giudici, demoralizzato, presenta “Matrimonio in bianco”, una finta mousse di cocco con cremoso di liquirizia e arancia e inserto di maracuja. Poi scoppia in un pianto disperato ma anche liberatorio. Contro tutte le aspettative, i giudici apprezzano moltissimo, tanto da litigarsi l’ultimo boccone. E potrebbe essere stato proprio il dessert a spostare l’ago della bilancia verso Edoardo.

Fin dai primi episodi esuberante ed espansivo, sempre entusiasta e mai banale, Edoardo ha saputo mostrare a tutti di essere un cuoco brillante e originale, ma anche appassionato. Uno che nei suoi piatti ci mette il cuore, come nella musica. Per hobby, infatti, fa il produttore, con il nome d’arte Franco Carisma. Disoccupato dopo essersi cimentato nei lavori più disparati, già prima della proclamazione Edoardo si dice soddisfatto del suo percorso, la dimostrazione che dal fondo si può sempre risalire, che bisogna sempre crederci e vedere il lato positivo. “Prima di entrare qui consegnavo pizze in Germania e mi ero appena lasciato con la mia ragazza, adesso esco con 100mila euro e la consapevolezza che so cucinare bene”, dice poi dopo la vittoria. “Non abbiamo mai avuto nessuno come Edoardo: creativo, capace di fare il tifo per gli altri, generoso“, si lascia sfuggire Cannavacciuolo.

Quando viene incoronato, Barbieri impugna le forbici e gli taglia subito una ciocca di capelli, come da scommessa fatta qualche puntata fa, quando lo chef romagnolo aveva criticato la pettinatura di Edoardo: “Se vinci MasterChef ti taglio io i capelli“, gli aveva detto il giudice. “Tagli tutto!“, urla entusiasta Edoardo tra i coriandoli e gli applausi. “Io voglio raparti a zero“, ribatte Barbieri, “ma non ora“. E dà appuntamento al nuovo Masterchef italiano in piazza Duomo a Milano con la promessa di “fargli la moicana”. E sulle pagine social ufficiali del talent culinario appare poco dopo l data: “4 marzo, piazza Duomo, Milano. Stay tuned.”

Pubblicato da edizioni24

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