Massimo Giannini entra in terapia intensiva: “Dovreste vedere… “

La battaglia di Massimo Giannini col coronavirus prosegue. E non è una battaglia semplice, affatto. Il direttore de La Stampa ne scrive in un toccante editoriale sul quotidiano in edicola oggi, domenica 18 ottobre. Un fondo in cui parla del suo ricovero in terapia intensiva. “Scusate se riparlo di me. Oggi festeggio quattordici giorni consecutivi a letto, insieme all’ospite ingrato che mi abita dentro. Gli ultimi cinque giorni li ho passati in terapia intensiva, collegato ai tubicini dell’ossigeno, ai sensori dei parametri vitali, al saturimetro, con un accesso arterioso al braccio sinistro e un accesso venoso a quello destro. 

Il Covid è infido, è silente, ma fa il suo lavoro: non si ferma mai, si insinua negli interstizi polmonari, e ha un solo scopo, riprodursi, riprodursi, riprodursi. Meglio se in organismi giovani, freschi, dinamici”, 

Infine, il direttore si spende in considerazioni politiche, economiche e sociali su come affrontare questa seconda ondata, su come vincere la battaglia contro il coronavirus. E conclude sottolineando come ” per poterci riuscire abbiamo bisogno che governo, regioni, autorità sanitarie e scientifiche si muovano come un corpo unico e visibile, un dispositivo coerente e credibile di atti, norme, parole. Non lo stanno facendo. Anche per questo siamo confusi e impauritiAndrà tutto bene non può essere solo speranza. Deve essere soprattutto volontà”, conclude Massimo Giannini.

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