Marine Le Pen sempre più su. I francesi ormai provano “disgusto” per Macron

Marine Le Pen questa volta potrebbe farcela. Il sogno dell’Eliseo per la leader del Rassemblement national ha buone chance di diventare realtà. E l’idea fa tremare Emmanuel Macron che sembra aver definitivamente perso la fiducia dei francesi.

La principale forza della figlia del fondatore del Front national, in campo per le presidenziali del 2022, poggia proprio sulla debolezza crescente del suo rivale. È l’analisi della Fondation Jean Jaurès, think tank vicino alla gauche. In uno studio pubblicato il 21 aprile, anniversario di quel 21 aprile 2002 , in cui Jean-Marie Le Pen si ritrovò, inaspettatamente al ballottaggio contro Jacques Chirac.

“Un trauma mai digerito”, scrive la Fondation Jaurè. Tutti i sondaggi prevedono, 20 anni dopo l’exploit del patriarca della destra radicale, un déjà vu del ballottaggio del 2017  tra la Le Pen e il presidente uscente Emmanuel Macron. Ma in quattro anni il panorama politico francese è profondamente cambiato. Nel 2017 il giovane e rampante candidato di en Marche era percepito come il  riformatore della Francia. E il “rottamatore” dei vecchi partiti. Oggi la sua immagine è precipitata.

La popolarità di Macron resta stabile al 37%. Ma il think tank ha registrato le emozioni che oggi Macron provoca nei francesi. E sono tutte negative. “Rabbia” (28%), “disperazione” (21%), “disgusto” (21%), “vergogna” (21%) . Marine Le Pen al contrario gode di un crescente favore nell’opinione pubblica. E potrebbe contare sull’alleanza con gli ex gollisti. “Se il processo di “banalizzazione” del Rassemblement national non è ancora completo”, spiega il pensatoio vicino alla sinistra, “sta portando i suoi frutti. Nel marzo 2019, il 50% dei francesi aveva una brutta opinioni di Marine Le Pen, oggi è solo il 34% “.

Ma, soprattutto, può contare su un elettorato che permette al secondo turno di convergere su un unico candidato. Nel nome del bene supremo della nazione. Le ottime chances della Le Pen sono testimoniate dal nervosismo degli avversari. Il rischio di una vittoria della pericolosa bandiera della destra preoccupa il governo. Per il premier Jean Castex sarebbe addirittura una “catastrofe”. Come ha detto su BFm-Tv.

Per questo l’entourage di Macron ha consigliato al presidente di non esporsi ancora per il 2022. Per evitare quello che già alcuni chiamano l ‘”effetto Churchill”. Cioè di non essere rivotato dopo la crisi come successe a Churchill nel ’45 dopo la guerra .”Una volta passata la crisi, tutti hanno solo voglia di proiettarsi verso qualcosa di nuovo”, ha detto Stanilas Guérini, un fedele di Macron, citato da Le Monde.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.