Malan appoggia la linea del Ministro Valditara: “Doveva intervenire, la preside di Firenze ha fatto un attacco a testa bassa”

«Il ministro Valditara aveva tutto il diritto, e forse anche il dovere, di intervenire»: Lucio Malan, intervistato dal Corriere della Sera, difende il ministro dell’Istruzione, riguardo alle polemiche sul liceo di Firenze, è senza incertezze.

Il presidente dei senatori di FdI, Malan dopo aver ricordato a Marco Cremonesi che «Valditara non ha parlato di azioni o di sanzioni contro la preside», sottolinea come la professoressa Savino «abbia espresso giudizi strettamente politici, e giudizi di parte», pertanto «il ministro ha il diritto e forse anche il dovere di definirla un’uscita impropria».
Malan smonta due presunte certezze, che tanto certe non sono. Il primo: l’agguato e il pestaggio agli studenti di sinistra. «Le dinamiche dell’aggressione di fronte al liceo Michelangiolo non sono del tutto chiare. Secondo unintervista uscita su La Nazione, pare che i presunti aggressori fossero in realtà gli aggrediti. Intendiamoci, in ogni caso una cosa inaccettabile, ma in quel caso cesserebbe ogni presunta gratuità dell’aggressione: se uno è aggredito, è ovvio che si difende».

Altro aspetto dato per scontato dai media, che la docente abbia difeso nella sua lettera i valori costituzionali. «La professoressa non ha difeso la Costituzione – ribatte il capogruppo di FdI a Palazzo Madama – Dire che un governo che è espressione del democratico voto sia un disgustoso rigurgito di chissà che cosa è semplicemente attaccare la parte politica opposta. Per di più, lo ha fatto nella sua funzione di preside: la professoressa ha tenuto a precisare che si rivolgeva agli studenti. A me pare indottrinamento e anche un certo sprezzo per il voto e le istituzioni».

Lettera che può avere invece risvolti incendiari, secondo Malan. «Se uno dice “torna il fascismo”, un altro potrebbe dire “arriva Stalin”. Al di là dell’accertamento delle dinamiche dei fatti dei giorni scorsi, su cui la preside forse ha fonti che non conosciamo, il problema è la legittimazione. Se uno dice “torna il fascismo” sarebbe legittima l’aggressione, al fascismo c’è stata un resistenza armata. In realtà, con questo governo abbiamo visto molto meno forzature della Costituzione che in passato». Un esempio per tutti? «Per la prima volta in nove anni non è stata chiesta la fiducia sul decreto proroghe. Non ci sono state restrizioni delle libertà costituzionali attraverso i Dpcm. Se qualcuno in questi anni ha forzato la Costituzione – conclude Malan – di certo non è stato questo governo».

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