By Antonio Borrelli
È un giallo con tanti nodi ancora da sbrogliare quello che da una settimana sta tenendo impegnati i magistrati di Brescia. Un malore alla testa, la morte improvvisa in ospedale per aneurisma, la scoperta dei lividi e delle liti violente che fanno convergere i sospetti sul compagno, nel frattempo svanito nel nulla.
Accade tutto la settimana scorsa, quando Carmela Girasole, maestra bresciana di 45 anni, viene ricoverata agli Spedali Civili di Brescia in condizioni disperate. Dopo poche ore il cuore smette di battere, i medici non possono fare niente. Aneurisma: questa la causa del decesso nel referto dei medici, confermata anche dall’autopsia sul cadavere della donna. Già prima del suo ultimo ricovero Carmela, che era diventata insegnante di ruolo un anno fa ma dall’inizio dell’anno scolastico non si è mai presentata a scuola, era andata in pronto soccorso. Anche poche ore prima del decesso, quando aveva raccontato di avere sempre forti emicranie e aveva spiegato di essere caduta dalle scale. Al momento con l’accusa di omicidio preterintenzionale è indagato a piede libero il fidanzato convivente della donna, un clandestino 26enne di origini tunisine con precedenti per spaccio. Per gli inquirenti al momento è irreperibile.
La sua iscrizione nel registro degli indagati – è stato spiegato – è stata fatta come atto dovuto proprio alla luce dell’autopsia che dovrà chiarire la natura del decesso. Secondo quanto raccolto dalle forze dell’ordine, la vittima e il fidanzato negli ultimi mesi, quantomeno da giugno, avrebbero vissuto una relazione scandita da eccessi, tra alcol e droga, e la donna in alcuni casi avrebbe subito anche aggressioni fisiche, senza però mai denunciare.
I vicini di casa raccontano di litigi sempre più accesi, di urla e di momenti pieni di tensione. E proprio su questo rapporto burrascoso si stanno concentrando le indagini degli inquirenti. Può esserci una relazione con quell’aneurisma? È pur vero che, come ricorda una collega, Carmela era stata in pronto soccorso anche prima di conoscere il fidanzato. Ma questo dettaglio può non significare nulla. Inoltre, la scomparsa del compagno – proprio mentre si stavano svolgendo gli esami autoptici sul corpo della vittima e nel pieno delle indagini – conferma qualche responsabilità?
Sono questi i due interrogativi, dalle cui risposte passa la verità.
La stessa che cercano anche i genitori della 45enne, che vivono a Montalbano Jonico, in provincia di Matera, e un’intera comunità. Un nuovo dolore per la famiglia, che nell’arco di pochi mesi ha visto morire la seconda figlia. Prima di Carmela era infatti deceduta per malattia una delle sorelle della maestre.