M5s, la vergogna continua: 163 eletti su 296 non versano il contributo al partito. Di Maio tace per non far saltare il governo E questi erano i rivoluzionari? Vergogna

By Fabio Vacca (per ith24)

Oltre ai limiti della vergogna. Questo Movimento 5 Stelle è una vergogna. Infatti sono i numeri degli eletti grillini che in tutto il 2020 non hanno versato nemmeno un centesimo nelle casse del movimento: ad oggi 162, più della metà. Ben 42 sono recidivi dal 2019 e dunque, almeno in teoria, dovrebbero essere cacciati. E con questi chiari di luna, volete che il M5s già all’osso, si metta a cacciare i parlamentari rimasti?

Il contratto che i parlamentari e senatori hanno firmato al momento della candidatura prevede di “restituire mensilmente un importo minimo pari a euro 2.000”, oltre a dare 300 euro per il “mantenimento delle piattaforme tecnologiche” del M5S, per la piattaforma Rousseau.

Queste regole valgono, o meglio valevano, più di ogni chiacchiera, perché ci sono eletti pentastellati che hanno già preso accordi con i partiti di centrodestra. Non se ne vanno subito, traccheggiano in attesa del momento buono, ma intanto hanno smesso di fare i bonifici al movimento. Basta vedere gli ultimi duei: Alessandra Ermellino, appena passata al gruppo misto, non versava un euro dal giugno del 2019, e Alessandra Riccardi, nuovo acquisto di Matteo Salvini, era ferma da dicembre.

Quindi scheda gli altri che non versano sono con un piede dentro e uno fuori? Consapevoli di non essere più eletti, hanno pensato bene di tenersi tutto il malloppo. E questi erano i rivoluzionari? Vi stanno prendendo per il culo, sono già scomparsi.

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