Scoppia il caso Luis Suarez, la rettrice dell’Università di Perugia indagata per corruzione aggravata

“La mia assistita non conosceva il livello di italiano del calciatore Luis Suarez. Non ci ha mai parlato e anche il giorno in cui gli è stato consegnato l’attestato si sono limitati a un buongiorno e buonasera, lei era lì solo per la foto”. Così si è espresso all’Adnkronosl’avvocato David Brunelli, difensore della rettrice dell’Università di Perugia, Giuliana Grego Bolla, iscritta al registro degli indagati per le presunte irregolarità nell’esame di lingua italiana svolto da Suarez per ottenere la cittadinanza.

Per ora né il calciatore né la Juventus, che era diretta interessata affinché l’uruguaiano diventasse italiano e quindi tesserabile come comunitario, sono indagati: tutto verte attorno all’università, con la rettrice accusata di corruzione. “In merito alla contestazione ipotizzata nell’avviso di garanzia – ha spiegato l’avvocato – va capito di cosa si tratta, se il riferimento è a denaro o altre utilità, come possono essere ad esempio due biglietti per vedere una partita”. Per il legale della rettrice il fatto che sia stata organizzata una sessione speciale per Suarez non è nulla di strano: “È capitato altre volte. La mia assistita mi ha spiegato che si viene incontro anche ad altri studenti che ne facciano richiesta per una esigenza”. 

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