Luigi Di Maio e la sua corrente di parlamentari e senatori eletti per miracolo dal web, e che non saranno più rieletti, al momento spaventa Conte

Ha voluto dimostrare la sua forza politica. Tutti eletti dal web in nome di una rivoluzione mai iniziata, e che nessun italiano sarebbe più disposto a rivotarli, soprattutto dopo averli visti all’opera. La peggior politica della storia italiana. I Grillini hanno dimostrato cosa non bisogna fare in politica. Hanno detto e fatto tutto e il contrario di tutto. Mortificato il proprio elettorato e le loro idee, ammesso che ne abbiano mai avuta una. Tutto per uno stipendio e una poltrona.

Luigi Di Maio infatti ha iniziato a mettere alla prova il peso parlamentare della sua corrente politica all’interno del M5s.

Lo sostiene anche  Il Giornale, secondo cui il titolare della Farnesina avrebbe utilizzato l’elezione dei vertici di Agcom e Privacy come una sorta di test: il risultato è stato di 42 deputati e 22 senatori che rispondono a lui perché hanno votato un candidato indicato da Di Maio, che era diverso da quello sostenuto da Vito Crimi.

Numeri che rappresenterebbero una solida base di partenza, anzi secondo Il Giornale basterebbero per mandare in aria – soprattutto a Palazzo Madama – l’esecutivo giallorosso guidato da Giuseppe Conte.

Non si conoscono i nomi perché il voto è segreto, ma la corrente che fa riferimento a Di Maio esiste: cosa ne farà il ministro grillino? “C’è grande preoccupazione a Palazzo Chigi per i suoi movimenti sotto traccia – si legge su Il Giornale – un altro indizio spaventa Conte: l’accelerata sulla corrente è arrivata nelle ore in cui trapelavano sulla stampa le notizie degli incontri con Mario Draghi e Gianni Letta. Il piano per defenestrare Conte è ufficialmente iniziato?”.

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