L’ordine alle adunate ai soldati italiani: “Tenetevi pronti e niente congedi”

Incubo guerra anche in Italia, ma se dovessimo subire un attacco siamo pronti a difenderci o a entrare in campo al fianco della Nato,bersaglio futuro della Russia secondo alcune fonti. Dagli alti comandi dell’Esercito italiano è partita una circolare che sembra essere finalizzata ad allertare le truppe in caso di conflitto diretto con la Russia, una lettera sembra davvero una chiamata alle armi per i soldati italiani. “Valutare con attenzione i congedi anticipati, reparti in prontezza operativa alimentati al 100%, addestramento “orientato al warfighting”,”provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d’arma dell’artiglieria”, c’è scritto nella circolare dello Stato maggiore dell’Esercito del 9 marzo con riferimento ai “noti eventi” e alle “evoluzioni sullo scacchiere internazionale” che hanno ovviamente scatenato una bufera politica.

Dopo le indiscrezioni pubblicate dalla stampa, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha derubricato la cicolare a “documento interno e di routine, ad esclusivo uso interno di carattere routinario”. E’ un documento, prosegue lo Stato maggiore, “con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che e’ sotto gli occhi di tutti”.

“Gravissima” viene definita quella circolare dello Stato Maggiore dalla sinistra italiana. “Il nostro esercito si prepara a combattere. E’ la dimostrazione lampante che il nostro Paese è già parte cobelligerante nel conflitto in corso. Bisogna fermare questa spirale di guerra”, attacca Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Gregorio Piccin, responsabile pace del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, riguardo ad un documento dello stato Maggiore che dispone che le attività dell’Esercito, sia quelle “addestrative”, che “quelle dei minori livelli ordinativi , dovranno essere orientate al warfighting”.

“Cittadini/e – aggiunge Rifondazione – sono tenuti all’oscuro di come il Governo ci stia sciaguratamente trascinando in una guerra i cui sviluppi, se si continua su questa strada, saranno devastanti. Chi ha prestato servizio nelle forze armate negli ultimi trent’anni non ha mai visto una circolare dello stato maggiore dell’Esercito di questo tenore. A questa sciagurata mobilitazione di truppe si aggiunga che ancora non è dato sapere che tipo di armamento stiamo inviando in Ucraina. Il Governo chiarisca immediatamente al Paese”.

Una sterile polemica, tipica della sinistra, come se fosse possibile difendersi da chi attacca mettendo fiori nei cannoni e non preparandosi a usare le armi…

Pubblicato da edizioni24

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