Non soddisfatto della figuraccia sull’inesistente saluto romano durante la parata del 2 giugno – in coppia con Michela Murgia e ribadita nelle scorse ore a dispetto delle innumerevoli evidenti smentite sul caso mediatico – Roberto Saviano ritorna in grande stile sui social e lo fa grazie a uno sconvolgente post su Twitter. Sconvolgente non solo per il video che ha pubblicato sul suo profilo, ma anche per il classico messaggio da sciacallo con cui ha accompagnato il filmato in questione pur di attaccare strumentalmente il governo Meloni. Il tema affrontato dallo scrittore, tanto per cambiare, è quello relativo all’immigrazione e alle navi Ong e il senso del suo tweet è molto semplice: la colpa delle morti in mare di chi tenta di approdare in Italia tramite dei barchini è tutta della maggioranza. Leggere per credere.
Saviano invita i suoi follower – “se avete il coraggio” – a guardare per intero il video che pubblica a corredo del suo pensiero (se così si può chiamare). “Nel naufragio in cui ha perso la vita, sono morte altre persone e altri bambini – è l’introduzione di Saviano -. La Guardia costiera tunisina non è intervenuta. Le uniche a prestare soccorso nel Mediterraneo sono le Ong. Anzi, sarebbero le Ong, ma questo governo le ha bloccate con decreti assurdi“, è il primo attacco dell’autore di Gomorra alla coalizione che si trova ora a Palazzo Chigi. “Qualunque sia il vostro orientamento politico, ricordate questo: non si governa con la ferocia. Non si governa con la ferocia!”, ripete per ben due volte Roberto Saviano con il timore evidentemente di non venire compreso bene dagli utenti social.
Poi, la raffica finale di insulti. “Bloccando le Ong, cancellando il diritto a essere salvati in mare, il governo Meloni usa una doppia violenza: condanna a morte chi attraversa il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna, e condanna noi alla complicità e all’assuefazione. Questo governo ci sta rendendo persone peggiori”, è l’indegna conclusione di un messaggio che, ancora una volta, produce solamente odio nei confronti di rappresentanti politici che (legittimamente) avversa.
La stragrande maggioranza dei commenti che compaiono sotto questo post vanno tutti addosso a Saviano: tra chi lo accusa di “campare solo sulle disgrazie e sulle brutture” e chi gli rimprovera di “utilizzare immagini scioccanti per la propria visibilità” e di “strumentalizzare questo orrore per fare sciacallaggio politico del consenso”. Ma, probabilmente, la frase più emblematica che mette a tacere tutto questo delirio social è la seguente: “Parli sempre di macchina del fango, ma in questo caso sei tu il più grande spalatore di m***a”.