L’Isis cavalca la guerra, e ai “leoni del Califfato”: colpite in Europa sfruttando la guerra in Ucraina

Sfruttare la guerra in Ucraina come elemento di distrazione per condurre attacchi in Europa e rivendicare gli ex leader uccisi. E’ questo l’appello rivolto dallo Stato Islamico (Isis) ai suoi miliziani.

“Annunciamo, con l’aiuto di Dio, l’inizio di una battaglia benedetta per rivendicare i due sceicchi Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi e Sheikh al-Muhajir Abu Hamzah al-Qurayshi”, ha detto il nuovo portavoce dell’Isis, Abu Omar al-Muhajir, in un messaggio audio diffuso su Telegram.

Invitando tutti i jihadisti a riprendere gli attacchi in Europa e a trarre vantaggio dalla guerra in Ucraina, il portavoce dell’Isis si è rivolto ”a tutti i leoni del Califfato e ai combattenti dello Stato Islamico ovunque. Se colpite, colpite duramente in modo da causare dolore e terrorizzare”. Si spera, ha aggiunto il portavoce del gruppo jihadista, che la guerra in Ucraina non termini fino a quando non verranno bruciati ”i crociati e distrutti i loro territori”.

A marzo l’Isis ha confermato la morte del suo ex leader al-Qurayshi, ucciso all’inizio di febbraio in un’operazione militare Usa nel nord ovest della Siria, e la nomina di Abu al-Hassan al-Hashimi come successore.

Da ultimo l’Isis aveva colpito in Israele con tre attentati mortali. Dopo gli attacchi il primo ministro israeliano Naftali Bennett era apparso in televisione per rassicurare la popolazione. “Israele sta affrontando – aveva detto – un’ondata di terrorismo omicida arabo. Le nostre forze di sicurezza sono al lavoro. Combatteremo il terrorismo con perseveranza, ostinazione e tolleranza zero”. Sei giorni fa nella metropolitana di New York un afroamericano ha sparato contro la folla ferendo 29 persone. Ma in questo caso le indagini escludono, al momento, il movente terroristico

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