L’ira di Claudio Cecchetto contro il governo. Discoteche chiuse?: “A Capodanno sarà un boomerang”

Non sono piaciute a Claudio Cecchetto, il più famoso dei deejay italiani, le nuove norne che chiudono discoteche e locali da ballo fino a fine gennaio, per contenere i contagi dovuti al Covid. “A Capodanno i ragazzi si organizzeranno lo stesso, e sarà peggio…”, dice Cecchetto.

Il decreto di Natale stabilisce che “fino al 31 gennaio 2022 sono vietati gli eventi le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico”. Niente Capodanno nei locali, quindi: una decisione che aveva già scatenato le critiche degli operatori del settore. “Eravamo già pronti per lavorare il 31 dicembre con la speranza di compensare una parte dei 4 miliardi di euro di perdite di due anni di chiusura. Ma ecco che in poche ore tutto è stato distrutto. Ci stavamo lentamente riprendendo seguendo le regole imposte dallo stesso Governo, ma evidentemente non è bastato. Tutte le attività sono aperte, stadi, teatri, cinema, ma non le discoteche”, aveva detto Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe, il Sindacato dei Locali da Ballo, all’Adnkronos.

Ieri, sulla Sette, a “L’aria che tira“,Cecchetto ha rincarato la dose: “Sono state prese decisioni senza interpellare chi ne capisce, bisognerebbe sentire gli operatori prima di adottare queste misure così drastiche, è facile chiudere, ma poi chi paga i lavoratori?Perché non prevedere un bonus anche per loro? E a Capodanno secondo voi i ragazzi non si organizzeranno lo stesso? E sarà peggio per tuttim la gente si organizzerà diversamente. Sarà un Capodanno sotto tono ma che vedrà i ragazzi organizzarsi lo stesso perché non rinunceranno a festeggiare”.

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