L’ex sardina Santori da i numeri al lotto ed elogia lo sballo: i giovani hanno bisogno della cannabis legale

Megafono della droga libera. Mattia Santori, ex leader delle Sardine oggi consigliere comunale di Bologna per il Pd, da Parma arringa la folla nel nome della legalizzazione della cannabis. Ospite della conferenza organizzata da Onda dal titolo La città antiproibizionista. E, già che si trova, attacca ad alzo zero Salvini e Giovanardi. I veri carnefici dei giovani che vogliono sballarsi.

“Il sistema attuale che punta sulla repressione ha fallito su tutti i fronti”, dice annunciando una iniziativa anti-proibizionista anche a Bologna. “Abbiamo le carceri piene di pesci piccoli mentre fuori i pesci grossi sguazzano nel monopolio del mercato nero”. Nulla di originale, è la solita narrazione della legalizzazione per sconfiggere il business che ruota intorno alla droga. E ancora l’ex sardina prodiana ricorda il contributo terapeutico della cannabis e i rischi legati allo spaccio.

“Con un sistema meno ipocrita potremmo educare, curare e destinare le risorse che oggi spendiamo nel sistema giudiziario e detentivo su prevenzione e riduzione del danno”. Nel crescendo si atteggia a eroe illuminato. Accusando gli ‘altri’ di oscurantismo.

“A chi ci dice che dobbiamo vergognarci, che siamo indecenti perché parliamo di droga, che così facendo incentiviamo i giovani a fumare gli spinelli, rispondiamo con una domanda: vi siete mai chiesti perché i ragazzini in cerca di confidenze e informazioni si rivolgono adAntonella Soldo invece che a Salvini o Giovanardi?“, dice Santori con riferimento alla testimonianza di Antonella Soldo. L’attivista e portavoce della campagna ‘Meglio Legale’, volto dell’antiproibizionismo in Italia. Soldo, in un suo libro ha raccontato le storie di tanti giovani. Sottolineando le vicende di “giovanissimi consumatori alle prese con un Paese che ha preferito la repressione all’ascolto”.

Nel suo messaggio il leader delle Sardine cita alcune mail indirizzate alla attivista. “Sono un ragazzo di 16 anni. Abito in un paesino in provincia di Reggio Calabria e da quando a una festa sono stato denunciato per possesso di cannabis ho distrutto il rapporto con la mia famiglia. In giro mi definiscono drogato e spacciatore, mio padre ha dovuto spendere 2.500 euro di avvocatoe di notte mi sogno gli interrogatori che mi hanno distrutto mentalmente”. Insomma, conclude Santori, “a chi si è stufato di un paese ipocrita che semplifica il dibattito tra ‘Droga sì – Droga no’ diciamo ‘venite’ a farvi un tuffo nell’Italia reale. Aiutateci a far uscire la politica dai palazzi e dalle ideologie!”. Nulla di originale appunto

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