L’entusiasmo di Labriola ai dipendenti: “Tim è un’azienda viva che è tornata ad essere leader”

I soci e il governo sono intorno al tavolo a disegnare a tavolino il futuro di Tim ma nel concreto quotidiano toccherà all’ad Pietro Labriola e tutti i dipendenti realizzarlo. Per questo il manager in una lettera li incoraggia: «Dobbiamo avere il coraggio di osare, di non aver paura di affrontare insieme un 2023 che non sarà in discesa ma verso il quale, e guardando alle nostre capacità e con grande senso di responsabilità, possiamo dire: continuiamo così».

È tempo di bilanci e Labriola ricorda i traguardi raggiunti: «Rileggete quello che abbiamo fatto, guardatevi intorno, io e tutto il management siamo certi che Tim sia un’azienda viva che è tornata ad essere leader sempre nel rispetto delle regole e delle norme. Dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto insieme quest’anno». Tim è riuscita a “rispettare gli impegni sui risultati” comunicati al mercato finanziario all’inizio dell’anno, arrivando anche a un miglioramento delle guidance a metà; ha riacquistato orgoglio e riaffermato la leadership vincendo le 5 gare del Pnrr e realizzando il Polo Strategico Nazionale (che parte proprio oggi con la firma della convenzione, ndr)».

Ora sta lavorando «alla focalizzazione sui differenti business model (Infrastrutture, Consumer, Enterprise)» e al piano di separazione. «Sulle infrastrutture ci troviamo di fronte a un’ondata di investimenti pari solo a quella che ha caratterizzato il nostro gruppo quando era concessionario pubblico», sottolinea Labriola ribadendo la visione del suo piano: superamento dell’integrazione verticale, nuovi modelli di costo per remunerare il capitale e perché no un consolidamento del settore. Tutto questo alla vigilia di un nuovo incontro tecnico tra i rappresentanti della presidenza del Consiglio, del Mimit, del Mef, di Vivendi e Cdp Equity che dovrebbe finalmente arrivare a parlare di possibili soluzioni per realizzare la Rete Nazionale. «Emerge il forte impegno del governo nel portare avanti l’analisi del dossier e la disponibilità a sostenere interventi di sostegno al settore delle tlc che implicitamente supportano la valutazione dell’asset rete. Non ci sono però ancora indicazioni chiare su quanto sarà effettivamente implementato al termine di questa analisi», fanno notare gli analisti di Equita

«Il mercato consumer italiano è caratterizzato da una pressione competitiva che non ha pari in Europa e nel mondo e questo porterà auspicabilmente ad un consolidamento del mercato. Per affrontare questo cambiamento dobbiamo diventare più efficienti e questo è un obbligo, non una scelta», ha proseguito Labriola, che ha rimarcato anche come sul segmento Enterprise l’azienda sia “leader indiscussa” ma come al tempo stesso «non possiamo abbassare la guardia, dobbiamo affrontare e vincere le prossime sfide come quelle del Cloud, della Cybersecurity e dell’IoT»..

Pubblicato da edizioni24

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