Le sfide tra big nei collegi: le più importanti da Napoli a Roma, da Bologna fino Sesto San Giovanni

Il Corriere della sera la chiama giustamente una “sfida nella sfida”. E allude ai duelli che i volti noti e meno noti della politica incrociano nei collegi uninominali. Attraverso questo sistema saranno attribuiti 74 seggi (su 200) al Senato e 147 seggi (su 400) alla Camera.

Spesso si tratta però di duelli finti. Come quello nel collegio di Napoli tra il ministro Luigi Di Maio, candidato per il centrosinistra, e la ministra Mara Carfagna, per il Terzo polo. Pronti a rimettersi insieme nel dopo voto in un eventuale Draghi bis. Lo ha detto la stessa Carfagna durante la campagna elettorale: «Di nuovo insieme dopo le elezioni? Non credo perché le nostre scelte divergono, a meno che non si crei una situazione tale come quella che si è creata 18 mesi fa che ci costringa, e noi ne saremmo ben contenti, a chiamare l’italiano più illustre del mondo che è stato messo alla porta per calcoli politici e di parte. Sarebbe una garanzia per il Paese visti i risultati prodotti negli ultimi 18 mesi». Nello stesso collegio uninominale il centrodestra candida Mariarosaria Rossi, in quota “Noi moderati”.

A Roma, invece, è il maxi-collegio per il Senato a vedere la sfida tra due ex alleati: è il Lazio 2, oltre un milione di elettori. Qui si riaffrontano, dopo la clamorosa rottura di agosto, Carlo Calenda, leader di Azione per il Terzo polo, ed Emma Bonino, politica di lungo corso e volto di +Europa, per il centrosinistra. Entrambi sfidati da Lavinia Mennuni, di Fratelli d’Italia. Tra Calenda e Bonino non sono mancate le scintille durante la campagna elettorale. Calenda non le perdona a tal punto di aver preferito l’alleanza col Pd al Terzo polo da bollarla come “dipendente di Letta e Fratoianni”. E lei ha replicato: “Non c’è neanche tanto bisogno di ricordare a Calenda che è uno che si rimangia le parole dette e i patti firmati. Perché Calenda lo sa da solo”.

A Sesto San Giovanni sfida incandescente tra Isabella Rauti e Emanuele Fiano. Rauti ha rifiutato di prestarsi a uno scontro che Fiano ha definito paradigmatico di due visioni dell’Italia dicendo no a un dibattito organizzato da Repubblica. «Non si parla minimamente del presente e del futuro, preferendo insistere su questo dualismo, fuorviante per gli elettori, teso solo a inquinare la campagna elettorale. Denigrare gli avversari, come vanno facendo Letta e Emiliano, ma anche lo stesso Fiano non è esente da ciò, dimostra come i bisogni dei cittadini non siano presi minimamente in considerazione».

A Bologna la sfida è tra Pier Ferdinando Casini, candidato del centrosinistra, e Vittorio Sgarbi,candidato del centrodestra. Sgarbi ha lanciato un fumetto in cui, nelle vesti di Superman raddrizza le due Torri. Casini ha invece malicnonicamente intonato “Bella ciao”.

“Nel collegio di Monza – scrive il Corriere – la città della sua squadra di calcio, Silvio Berlusconi misurerà il suo gradimento. Sempre in Lombardia, ma tra Mantova e Cremona, la sfida centrodestra-centrosinistra avrà i volti di Daniela Santanché e Carlo Cottarelli. A Firenze, il centrosinistra schiera Ilaria Cucchi contro la candidata del centrodestra Federica Picchi. In Sardegna, l’ex presidente del Senato, Marcello Pera, sfida per il centrodestra il rappresentante del Pd locale, Gavino Manca”.

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