Le figure di mer** di Conte ormai non si contano più. Lo chiama De Gregori, lui scappa: “roba da pazzi”

Ormai le figure di mer** del premier Giuseppe Conte consigliato dall’ex gieffino Rocco Casalino, non si contano più.

“Devo ammettere che ci sono rimasto male….”. Francesco De Gregori confessa la propria delusione nei confronti del premier Conte al settimanale Vanity Fair, che gli ha rivolto alcune domande anche di politica.

De Gregori aveva chiesto di parlare con la segreteria del presidente del Consiglio, facendo ben presente al centralino di Palazzo Chigi chi fosse, ma di non essere stato neanche richiamato.

“Non mi hanno passato la segreteria di Giuseppe Conte, volevo parlargli”. Il cantautore avrebbe voluto ringraziare il presidente del Consiglio per aver usato alcune parole di una sua canzone, “Viva l’Italia”, per festeggiare il 25 aprile. “Quando ho chiamato – spiega – credevo di poter parlare con la sua segreteria, lasciare un messaggio, fargli sapere che lo stavo cercando. Capisco che abbia molto da fare, ma se devo dirle la verità l’ho trovato un atteggiamento abbastanza deludente”.

Infine: “Decido di telefonare a Conte pur sapendo che aveva e ha i suoi problemi. Non è che volessi intrattenerlo, né pensavo che me lo passassero subito. Credevo però di poter parlare con la sua segreteria, lasciare un messaggio, fargli sapere che lo stavo cercando. Il centralino non mi ha passato la segreteria di Conte e così non ho potuto nemmeno lasciargli un messaggio”.

Caro De Gregori, neanche avrebbe capito. Fattene una ragione.

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