Femministe non pervenute, nordafricani molestano ragazzine a Peschiera, ira Meloni: “Ma la sinistra non s’indigna?”

Dopo le denunce, scattano i primi fermi per la gang di nordafricani che si sarebbero resi responsabili delle molestie denunciate da una decine di ragazzinè  che erano salite a Peschiera del Garda ( Verona) sul treno regionale Verona-Milano al termine di una giornata trascorsa a Gardaland, il 2 giugno scorso. “Stiamo facendo accertamenti su tutti i fatti che possono avere risultanze penali”, ha detto all’Ansa Carlo Bartelli, precisando che «stiamo procedendo con una ricostruzione dei fatti avvenuti giovedì in spiaggia, nell’abitato di Peschiera del Garda e sul treno; gli accertamenti sono in corso e proseguiranno», ha concluso. Nordafricani, dunque, ma su molte testate italiane questa definizione viene sorvolata per evitare di trasformare la squallida vicenda in un caso politico sgradito alla sinistra, che ha molto a cuore il tema dell’integrazione degli immigrati…

“Come per le abominevoli violenze di capodanno, anche sul gravissimo episodio avvenuto a Peschiera del Garda è calata una cappa di silenzio da parte di certa sinistra e delle femministe. Nessuna parola di sdegno, nessuna presa di posizione forte e decisa, probabilmente per paura di mettere in cattiva luce gli immigrati. Solidarietà alle giovani, costrette a subire questo episodio indegno per aver voluto passare una semplice giornata di svago al parco divertimenti”, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, in riferimento ai fatti di Peschiera del Garda.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Lega: “Se la proposta sulla cittadinanza tanto voluta dalla sinistra – che prevede il cosiddetto Ius scholae secondo il quale ci sarebbe l’ottenimento della cittadinanza come un automatismo dopo solo cinque anni di scuola – fosse già legge, i ragazzi extracomunitari che hanno devastato Peschiera del Garda e, come sembra, quasi stuprato le sei ragazzine sul treno di ritorno da Gardaland oggi sarebbero cittadini italiani. Per fortuna grazie alla Lega e alle nostre battaglie in Parlamento non è così”, dice l deputato Igor Iezzi, capogruppo Lega in commissione Affari costituzionali

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