Le contraddizioni, poi l’allarme. I meteorologi passano dal “non c’è più neve” a “sta arrivando troppa neve…”

Dall’allarme per la poca neve, dovuta ai cambiamenti climatici, che secondo alcuni meteorologi avrebbe provocato la scomparsa delle località sciistiche nazionale, siamo passati in pochi giorni all’allarme “troppa neve”. Ovunque, non solo sulle montagne, e soprattutto su quegli Appennini su cui qualcuno aveva già recitato il “de profundis” sulla stagione invernale. Invece, le previsioni sono cambiare: “Tantissima neve in collina e montagna in particolare sull’Appennino. Matera, Potenza, L’Aquila, Campobasso, Teramo, Urbino ma anche Pescara e qualche altra città della costa romagnola; lunedì la neve tornerà a Bologna, lungo le coste romagnole e in Lombardia e Veneto, qualche fiocco ci potrebbe essere ancora intorno a Napoli in collina tanto che il Vesuvio è già bianco, tanta neve in arrivo anche in Irpinia”, dice all’Adnkronos il meteorologo responsabile media Lorenzo Tedici de iLMeteo.it, precisando che “per questa sera e notte arriva anche una tempesta tra bassa Campania e Calabria con mareggiata violenta. E anche la neve forte in serata sull’appennino dall’Abruzzo alla Calabria oltre i 500 metri di quota”.

“Sabato e domenica sono due giorni più o meno simili,tanta neve sull’Appennino dalle Marche fino alla Calabria un po’ di più ne cadrà sul versante adriatico; da segnalare che ci saranno buoni accumuli di neve sull’Abruzzo e sul Molise fino a 50 cm di neve fresca possibili sopra i 600 metri di quota circa – ha proseguito Tedici – Arriverà, poi, la sciabolata artica, denominata Attila, con le temperature che cominceranno a scendere con minime fino a -8 ad Aosta e Cuneo, -4 Milano, -20 Livigno e -30 sulle cime più alte delle Alpi. Quindi un bel freddo al mattino presto e forti gelate notturne”.

“La sciabolata arriverà da nord-est e da lunedì riporterà un peggioramento del tempo anche al settentrione, con possibilità di neve anche a Bologna, resto dell’Emilia, Veneto. Lombardia e localmente tra Romagna e Marche fino alle coste. Anche Toscana e Umbria a rischio di fiocchi di neve tra domenica sera e lunedì. – ha concluso Tedici – Con questo freddo che insiste potremmo arrivare anche fino alla fine del mese, potremmo restare sotto la media del periodo di 6/7 gradi almeno fino ai Giorni della Merla”.

Prima neve della stagione sulla vetta del Vesuvio. Napoli e le località del golfo partenopeo si sono svegliate con lo spettacolo della cima del vulcano completamente imbiancata dopo la nevicata della notte. Sulla Campania è attualmente in vigore un’allerta meteo di colore giallo, che diventerà però di livello arancione dalle ore 12 di oggi, venerdì 20 gennaio, fino alle ore 8 di domani, sabato 21 gennaio. Le previsioni contenute nell’allerta diramata dalla Protezione civile regionale parlano di una nuova perturbazione che interesserà la regione, causando un repentino peggioramento delle condizioni meteo, con abbassamento delle temperature e neve già intorno ai 400 metri sul livello del mare.

Pubblicato da edizioni24

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