L’appello di Lollobrigida (Fdi): “Mai più anni ’70. Servono pene più severe contro la spirale di violenza”

“Quando l’incendio scoppia, colpisce tutti”.  Francesco Lollobrigida, in una lunga intervista al Messaggero, fa il punto sui temi caldi dell’attualità politica. A cominciare dalla spirale di violenza di queste settimane. Dalle provocazioni degli anarchici insurrezionalisti agli scontri di Firenze, alla profanazione della corona di fiori davanti alla lapide di Paolo Di Nella. Fenomeni che non vanno sottovalutati – avverte il ministro dell’Agricoltura – e che il governo respinge da qualsiasi parte provengano. “La mia generazione ha ancora la memoria storica di quanto successe alla fine degli anni 60. Quando si è sottovalutato l’emergere di certi fenomeni. Ora purtroppo questa memoria storica si sta perdendo”.

Lollobrigida auspica che il Parlamento affronti la questione. “Magari aggravando le pene per le aggressioni ai danni di studenti o sospensioni più lunghe per chi reitera certi reati. Qui abbiamo minacce ai parlamentari, auto dei nostri diplomatici incendiate, terroristi in assemblee ai centri sociali. La violenza politica, da qualunque parte provenga, va cancellata”.

Di fronte all’ultima strage in mare di migranti la soluzione resta quella di bloccare le partenze. “Bisogna fermare  l’immigrazione irregolare. Creare le condizioni di sviluppo e di sicurezza alimentare per le nazioni africane”, spiega il ministro di Fratelli d’Italia. “Chi scappa dalla propria casa, dal Sahel o altre zone, lo fa per fuggire dalla fame o dalle persecuzioni dei terroristi islamizzati. Il Piano Mattei rilanciato dal premier Meloni è soprattutto questo, oltre che energia”.

Sul fronte internazionale e del conflitto l’Italia, insieme alle altre nazioni occidentali, ha sempre avuto una posizione netta. “Finché  c’è la guerra  l’obiettivo è la fine del conflitto con una pace giusta. Che consenta agli ucraini di autodeterminarsi come popolo, secondo le regole democratiche”.  A dispetto della narrazione della sinistra Lollobrigida rivendica la ritrovata credibilità dell’Italia sul piano internazionale. “Si è guadagnata la possibilità di poter partecipare, anche con le sue aziende partecipate e private, a una ripresa efficace. Che riporti l’Ucraina a un sistema funzionale”.

Nulla di grave o di scandaloso rispetto alle dichiarazioni di Berlusconi su Zelensky. “Per il governo parlano gli atti. Sarebbe stato molto più grave se fosse stato il contrario. Dichiarazioni a favore e votazioni contrarie. Tra le questioni che non sono in discussione – chiarisce il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare- c’è quella di essere al fianco dell’Occidente. È uno dei nostri paletti, uno dei punti principali del programma del centrodestra, che al contrario di quello delle sinistre, è unitario”.

“Sa cosa mi ha detto un diplomatico Usa?”, dice ancora Lollobrigida a proposito del Ruolo internazionale dellitalia “Che se prima parlavano solo con Francia e Germania, ora sulle grandi questioni ci siamo anche noi. E questo smentisce tutti i pregiudizi che erano stati avanzati sul nostro governo. Vale anche per l’area del Mediterraneo. Vogliamo riappropriarci del nostro ruolo. Nella Prima Repubblica era un fatto consolidato, negli ultimi 15 anni di assenza si era un po’ perso”.

Svolta anche sulla Via della Seta. “Agiremo con molta prudenza, quella che non c’è stata in passato”, spiega Lollobrigida pensando al governo Conte. “La Cina ha dei pro, essendo un partner commerciale molto importante. Ma anche dei contro: un modello di sviluppo lontano dal nostro. Regole diverse sul rispetto dei diritti dei lavoratori, un approccio diverso sul conflitto russo-ucraino. Bisognerà muoversi di concerto con gli Stati europei e anche con gli Stati Uniti, con i Paesi Nato, perché un’alleanza è un’alleanza, non solo militare”.

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