L’allarme della Polizia Postale: nel 2022 149 arresti per pedopornografia. In aumento gli attacchi di cybercrime

Nell’ambito dell’attività di contrasto coordinata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) nel 2022 sono stati trattati complessivamente 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 persone (+3%), di cui 149 arrestate per reati connessi alla materia degli abusi tecnomediati in danno di minori, con un aumento di arresti dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ quanto emerge dal report sull’attivitàdella Polizia Postale nel 2022.

Per quanto concerne l’attività di prevenzione svolta dal Cncpo attraverso una continua e costante attività di monitoraggio della rete, sono stati visionati 25.696 siti, di cui 2.622 inseriti in black list e oscurati (+3%), in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

Sono 424 i casi di adescamento online trattati dal Cncpo: la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate, 229 rispetto al totale. Continua a preoccupare, sottolinea la Polizia Postale, il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia.

Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

Cala il numero dei casi di cyberbullismo nel 2022 trattati dalla Polizia Postale che sono in totale 323 contro i 458 del 2021. Secondo quanto emerge dal report sull’attività della Polizia Postale sono 17 i casi trattati con vittime minori di 9 anni contro i 27 del 2021, 87 quelli che hanno riguardato la fascia tra i 10 e i 13 anni, contro i 112 dell’anno precedente e sono 219 quelli che hanno riguardato i 14-17enni contro i 319 del 2021. Aumentano invece i minori denunciati per cyberbullismo che sono stati 128 nel 2022 contro i 117 del 2021.

Secondo la Polizia Postale il calo dei casi di cyberbullismo può essere interpretato “come effetto della normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei e che la costanza dell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale, nelle strutture scolastiche, abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete”.

Nel corso dell’anno sono stati trattati 130 casi di sextortion, la maggior parte dei quali nella fascia 14-17 anni, più spesso in danno di vittime maschili. Il fenomeno che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo, spiega la Polizia Postale, fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone.

Recentemente le sextortion stanno interessando sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di perfetti e “avvenenti” sconosciuti. La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste.

Pubblicato da edizioni24

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