L’addio di Lucia Azzolina, l’ideatrice dei milionari banchi a rottelle: non l’ha votata quasi nessuno

Ha perso lui e ha trascinato nel fallimento anche i suoi fedelissimi. Di Maio non ha più quel sorriso stampato sulla bocca e quell’atteggiamento un po’ supponente. Deve fare i conti con il consenso che non c’è più e con chi – a causa sua – non metterà piede in Parlamento. Tra questi c’è nientepopodimeno che Lucia Azzolina, passata alla storia politica come la “madre” di quegli inutili banchi a rotelle costati un occhio della testa.

È il giorno dell’addio, per l’ex grillina. Si era candidata per la Camera nel collegio uninominale di Siracusa, in tre collegi plurinominali della Sicilia e nel collegio Piemonte 2 – 01. Da qualche parte pensava di spuntarla. Macché, s’è beccata una batosta enorme. Non è stata eletta ai plurinominali poiché la sua lista non ha superato lo sbarramento. E nemmeno all’uninominale, dove è arrivata terza. Quindi è fuori. I risultati, nel collegio, sono disastrosi. Giovanni Luca Cannata , per il centrodestra, ha ottenuto il 39,31% arrivando primo. Maria Concetta Di Pietro per i Cinquestelle ha avuto il 33.52%. Solo terza la Azzolina che – con l’appoggio del centrosinistra – ha rimediato un misero 17,71%, un vero tracollo.

Non fa autocritica,l’ex ministra, nemmeno di fronta a dati impetosi. Non ammette di aver sbagliato tanto. Anzi, troppo. O forse non si rende conto che gli italiani l’hanno sonoramente bocciata per come ha gestito l’Istruzione. L’immagine di quei banchi a rotelle gettati nell’immondizia perché inutili è la fotografia del suo operato. «Astensionismo ancora troppo alto», commenta l’ex ministra, prendendo una scorciatoia. «Una parte di quegli italiani che sono andati al voto hanno consegnato il paese a una destra che dovrà dimostrare di saper governare uno dei momenti storici più difficili dal dopoguerra ad oggi. Noi abbiamo difeso i diritti dei cittadini e abbiamo parlato di progetti».

«Ora, a livello politico, si apre il momento della responsabilità per chi andrà al governo e della riflessione per chi ha perso le elezioni. Se la destra dovrà dimostrare di essere capace di far uscire dalla crisi l’Italia senza farla uscire dall’Europa, il centrosinistra dovrà ricostruire la capacità di essere opposizione seria e di contenuti. Solo così si eviteranno derive inaccettabili e anacronistiche. Io ringrazio quanti mi hanno sostenuto con il loro voto», conclude Lucia Azzolina. «Sono stati tanti e mi hanno dimostrato tutto il loro sostegno giorno dopo giorno. Il vero senso della politica è il confronto e non mi sono mai tirata indietro». E, stando alle prime indiscrezioni, torna al lavoro scolastico.

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