La scrittrice Laura Pedrizzi, a pochi giorni dell’evento “Donne non solo oggi”, torna a parlare di donne: “Al primo posto i figli, il marito, la famiglia”

La scrittrice Laura Pedrizzi

By ith24.it

A pochi giorni dall’evento di Matera: “Donne non solo oggi”, la scrittrice Laura Pedrizzi torna a parlare di “Donne”. E lo fa attraverso il nostro portale d’informazione ith24.it.

La Lettera della scrittrice Pedrizzi

“Non basterebbero 365 giorni per parlare di noi donne ne basterebbe un albero di MIMOSE per farsi perdonare mancanze nei nostri confronti; per le morti sul lavoro e tra le pareti domestiche e le richieste di aiuto alle forze dell’ordine.Noi proprio noi che al primo posto poniamo i figli..il marito o il compagno…la casa e poi infine noi.Trasformiamo il giorno di 24 ore in eternita’ per essere efficienti al lavoro..a casa…madri premurose e mogli attente.Nel periodo di pandemia ci siamo inventate infermiere, maestre , chef e parrucchiere.Abbiamo impastato pane e dolci per riempire il tempo ed impegnare i figli non abituati a vivere in pochi metri quadrati .Molte di noi hanno pensato a quei MALEDETTI soldi che occorrono per vivere dignitosamente altrimenti potevamo anche madri e mogli per scelta si potevano mettere al mondo più figli EVITANDO a quello ESISTENTE di vivere la solitudine dei figli unici.Grazie Fiorella Mannoia che ci canti dolcemente COMPLICATE…sempre più emozionate e difficili da capire.A tratti CHIUSE in inspiegabili silenzi , immaginando una vita che poteva essere e non e’.Sorridenti per un complimento ricevuto da un ESTRANEO ma che avremmo voluto sentire da chi amiamo.Intraprendenti ed a volte SFACCIATE sgomitando per un lavoro sottopagato pur lavorando il triplo per dimostrare quanto si vale.Ma quanta strada ancora da fare per sentirci a nostro agio in ogni luogo se ancora qualcuno storcia il naso alla nostra intelligenza..creativita’..forza di ricominciare dopo l’ennesima caduta cime se il quoziente intellettivo avesse un sesso. Qualche volta aggressive ma solo per reprimere la rabbia e non trovare la forza di dire basta. Perdonateci se non siamo sempre pronte all’ascolto ma vorremmo essere ascoltate noi…se non abbiamo la calma di parlare con voce SDOLCINATA di un tempo…se non INDOSSIAMO calze autoreggenti per risvegliare sensi sopiti.Se ci vedete senza trucco..con la ricrescita dei primi capelli grigi…qualche unghia SCHEGGIATA.. il pigiama di flanella e pantofole…non mortificateci .E’ proprio in questi momenti che vorremmo sentire che siamo ancora interessanti e che la nostra intelligenza e’ dono di Dio.Basta una carezza…uno sguardo di complicita’ per farci ripartire per il viaggio che ci attende domani”.

Pubblicato da edizioni24

Per info e segnalazioni: [email protected] Fondatore Sito: Gaetano Daniele, già editore de "Il Fatto" e "Il Notiziario"

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