La sardina Santori si atteggia di coltivare cannabis in casa. Ira FdI: “E’ un reato, il Pd non s’indigna?”

“Quest’ anno ho già raccolto: 60 grammi”Mattia Santori delle Sardine e consigliere comunale Pd a Bologna parla così della sua coltivazione di cannabis casalinga a Repubblica, senza neanche porsi il problema del messaggio che lancia su quello che ancora oggi, in Italia, è un reato. “Non solo la consumo, ma la produco per uso personale. Non è legale? Al momento per colpa dell’articolo 73 del testo unico sugli stupefacenti equipara l’auto coltivazione allo spaccio per cui io rischio sino a 6 anni di carcere: è assurdo”.

“Acquisto i semi da un canapaio che paga le tasse, ho comprato le mie attrezzature, e tutto questo è già legale. In questo modo so dove vanno i miei soldi”, dice il consigliere comunale del Pd, teorico dello sballo libero. “Il mercato della cannabis alimenta la criminalità organizzata. Io non voglio che il mio consumo ricreativo di una canna ogni tre giorni vada ad arricchire un criminale, per questo dico che il mio è un comportamento virtuoso”, prosegue la sardina. “Dobbiamo smetterla di pensare alla lotta per la legalizzazione della cannabis solo per i pazienti, ci sono 6 milioni di consumatori che ora vengono considerati criminali. Il Parlamento si accorga di quella che è la realtà del Paese”.

“Come Fratelli d’Italia siamo sconcertati dalla sfacciataggine con la quale Mattia Santori, delegato alle politiche giovanili del Sindaco Pd di Bologna Matteo Lepore, abbia candidamente ammesso di farsi le canne dall’età di 18 anni, di consumare abitualmente cannabis e addirittura di coltivare marijuana in casa”, dice Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia.

“Confidiamo che le autorità competenti intervengano immediatamente per verificare la fondatezza delle sue dichiarazioni e l’esistenza di eventuali reati, sia amministrativi che penali. Quel che è certo è che le parole di Sartori sono inaccettabili perché arrivano da un esponente delle Istituzioni, per di più delegato ad occuparsi delle politiche per le giovani generazioni, perché contengono un messaggio devastante di normalizzazione dell’uso di droga. Lo Stato e i suoi esponenti,ad ogni livello di governo, dovrebbero occuparsi di combattere le dipendenze e non di incentivarle con messaggi sbagliati. Le parole di Sartori confermano tutta la sua inadeguatezza e c i auguriamo che il sindaco di Bologna abbia la decenza di prendere le distanze e di ritirargli la delega. Ma chiediamo anche ai vertici del Pd, e al segretario Enrico Letta in testa, una netta presa di posizione. Perché questa sinistra, sponsorizzata anche dal Nazareno come nuova e innovativa, puzza tremendamente di vecchio e ideologico”.

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