La ricerca conferma: il cloro uccide il Covid. Giorgia Meloni: “Il governo non ha più scuse, riapra le piscine”

Uno studio inglese dimostra scientificamente quello che tantissimi italiani con buon senso hanno sempre pensato: le piscine sono sicure perché il cloro uccide il covid. Lo studio dei virologi dell’Imperial College manda in soffitta una delle tante misure insensate del CTS. Ora il Governo non ha più scuse: le piscine devono riaprire subito. Speranza si metta l’anima in pace”. Giorgia Meloni dai suoi profilo social diffonde la notizia. Una buona notizia per i gestori che potrebbero riaprire e porre fine a una insensata chiusura durato oltre un anno. Non si sa quanto buona per i “chiusuristi” stile Speranza.

Dallo studio autorevole emerge che l’acqua clorata delle piscine potrebbe inattivare il coronavirus in soli 30 secondi. Gli scienziati dell’Imperial College di Londra hanno studiato l’impatto delle diverse concentrazioni di cloro diluito in acqua su SARS-CoV-2. Pertanto in  Inghilterra le piscine riapriranno questa settimana.  “Abbiamo eseguito questi esperimenti nei nostri laboratori ad alto contenimento a Londra – afferma Wendy Barclay, dell’Imperial College di Londra all’Agi -. In questo modo siamo stati in grado di misurare l’infettività del virus e la sua capacità di attaccare le cellule”.

L’esito dei test suggerisce che la possibilità di contrarre Covid-19 dalla piscina è trascurabile. “Questi risultati – commenta Jane Nickerson, amministratore delegato di Swim England con l’Agi – supportano l’ipotesi che le piscine siano ambienti sicuri se si adottano le misure appropriate. È una notizia fantastica per gli operatori”.

Il web deride sia Speranza che il Cts che non hanno mai studiato a dovere le singole questioni. “Non ci vogliono grandi studi per capire che il CTS e Speranza sono un vero fallimento“, scrive un utente sul profilo Fb della Meloni. Già. Quando dal governo dicono “apriremo in base ai dati scientifici”, di cosa parlano? “La cosa che fa veramente arrabbiare – scrive un gestore di piscine e di impianti sportivi –  è che in un anno L’Italia non ha nemmeno provato a studiare la bontà delle misure che imponeva. Capisco all’inizio ma poi sarebbe stato il Ministero stesso a dover richiedere  studi per verificare quali provvedimenti mantenere e quali togliere. Invece nulla. Si continua a perseverare in provvedimenti restrittivi senza nemmeno avere la più pallida idea delle questioni”. Già, rispetto per chi lavora vicina allo zero.

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