By Pasquale Aveta (per ith24)
Oggi non è il momento delle polemiche, ma una riflessione seria va fatta. E a picchiare duro è il direttore del reparto malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli che, intervenuto in mattinata a Centocittà su Radio 1, chiosa: “Se il nostro paese è martoriato dal coronavirus, la responsabilità potrebbe essere dei tedeschi. Un altro Paese europeo ci avrebbe presi alle spalle dopo aver chiuso gli accessi alla Cina“.
L’ipotesi potrebbe riferirsi al paziente 1 tedesco: “Una persona infettatasi malauguratamente, e del tutto casualmente, nel contesto di un episodio epidemico avvenuto nei giorni tra il 20 e il 24 gennaio a Monaco di Baviera, dopo il contatto avvenuto con una signora cinese venuta a fare delle riunioni di lavoro da Shanghai, ha portato l’infezione in Italia nella cosiddetta zona rossa”.
L’epidemia, secondo Galli, potrebbe essere attribuita proprio al paziente 1, che ha dato il via ai contagi nel nord Italia: “Tutta l’epidemia iniziale nella zona rossa viene da quel contatto lì, che ha potuto consentire al virus di aggirarsi di nascosto e sottotraccia per quasi 4 settimane prima che si scoprisse l’esistenza del problema in quell’area geografica e anche oltre”.
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