La presidente ungherese Novàk a gamba tesa: “La Ue ci deve rispetto. Sono amica di Meloni, forte e capace”

“La domanda è come possiamo fermare l’aggressione russa evitando una Terza guerra mondiale. Il nostro obiettivo è un cessate il fuoco subito. Siamo dalla parte degli ucraini. Li stiamo aiutando oltre le nostre forze. Un milione di rifugiati sono arrivati in Ungheria”. Così dal Corriere della Sera la più giovane presidente della Repubblica ungherese, Katalin Novàk, che oggi vedrà Mattarella.

Vicinissima al premier Viktor Orban, già numero due del partito di governo e ministra della Famiglia, si definisce cristiana, conservatrice, orgogliosa di rappresentare la patria, amica della premier Giorgia Meloni. Oggi a Roma vede il presidente Mattarella. “Credo sia giusto dire con fermezza: basta! Putin ha attraversato il Rubicone. La Novàk non vede contraddizione tra libertà e unione in campo europeo. “La base comune è nelle radici giudaico-cristiane. La Ue può ancora essere un successo, se sapremo prendere decisioni comuni e unanimi”.

Sui rapporti  con Mosca la presidente magiara dice che la Russia attualmente Mosca “ci fornisce il 55% del fabbisogno di petrolio e l’80% del gas. Stiamo lavorando per ridurre sostanzialmente questa dipendenza il prima possibile.” Quando un Paese sovrano è sotto attacco armato, non possiamo rimanere in silenzio. Il ricordo dell’imperialismo e del potere sovietico è ancora troppo vivo. Non li abbiamo voluti nel 1956, non li abbiamo voluti nel 1989. E non li vorremmo neanche oggi“.

“Oggi litalia ha un governo patriottico siamo felici di lavorare con leader che difendono gli interessi della loro nazione.  Con Giorgia Meloni siamo amiche da anni. La conosco come persona forte, di valori conservatori, aperta al mondo. Una persona di parola e affidabile”.

Sul terreno minato dell’immigrazione la presidente ungherese non ha dubbi. “La Ue ha bisogno di frontiere forti verso l’esterno e permeabili all’interno. Bisogna aiutare i profughi, eliminare le cause della loro fuga, rimandare indietro chi arriva in modo irregolare. Affrontare i trafficanti, arginare il numero dei migranti economici che arrivano legalmente”. Problemi con Bruxelles? “Siamo nell’Unione da 19 anni, abbiamo imparato i meccanismi e le regole. Pretendiamo gli stessi pieni diritti dei cittadini di qualunque altro Paese. Un posto al tavolo di Bruxelles. E sovranità a Budapest. L’Ungheria è uno Stato di diritto democratico. Auspico che finisca al più presto questo indegno tiro alla fune”

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