La novità, Zuckerberg cambia nome a Facebook: sarà Meta. Ma gli “scandali” non si cancellano. Resta tutto in memoria

Alla fine l’annuncio è arrivato: Facebook cambia nome e diventa “Meta”. A confermarlo attraverso un video e un post sul social è stato lo stesso Mark Zuckerberg, sostenendo che «siamo all’inizio del nuovo capitolo per la rete ed è un nuovo capitolo anche per la nostra compagnia». La “rivoluzione” però arriva in un periodo particolarmente turbolento per la compagnia, alle prese con le conseguenze dei cosidetti “Facebook papers”, i documenti interni del gigante di Menlo Park che l’ex product manager, Frances Haugen, ha consegnato al Congresso Usa e alla Securities and Exchange Commission (Sec), l’ente di vigilanza sul mercato americano, e rispetto ai quali in questi giorni ha deposto anche di fronte al Parlamento britannico.

Haugen, in particolare, hanno accusato il social di una scarsa attitudine a moderare davvero i messaggi d’odio, sia per ragioni di interesse economico sia per limiti tecnici. Naturalmente, però, di tutto ciò nelle parole di Zuckerberg non c’è eco, mentre tutto il messaggio è orientato a parlare di un nuovo futuro di più forte condivisione dal quale deriva anche la scelta del nuovo nome. «Per riflettere ciò che siamo e il futuro che speriamo di costruire, sono orgoglioso di annunciare che la nostra compagnia ora è Meta. La nostra missione rimane la stessa, si tratta sempre di unire le persone», ha detto il fondatore di Facebook, sottolineando che «le nostre app e i loro brand non cambiano: siamo sempre la compagnia che progetta tecnologia attorno alle persone ».

Zuckerberg, quindi, ha chiarito che la “galassia Facebook”, che comprende tra gli altri anche Instagram e WhatsApp, punta a diventare un «metaverso». «Ci si immergerà ancor di più nella nuova piattaforma», ha detto il patron di Manlo park, assicurando che l’utente «sarà nell’esperienza, non si limiterà ad osservare». «Chiamiamo tutto questo “metaverso” e riguarderà – ha aggiunto – ogni prodotto che realizziamo». La caratteristica del nuovo “universo” sarà «una sensazione di presenza: sarete lì con un’altra persona o in un altro posto».

«Sentirsi realmente presenti con un’altra persona è il sogno per eccellenza della social technology. Puntiamo a costruire questo», ha aggiunto Zuckerberg, sottolineando che «nel metaverso, sarete in grado di fare quasi tutto ciò che potete immaginare: stare insieme ad amici e familiari, lavorare, imparare, giocare, fare acquisti, produrre» o «esperienze completamente nuove che non si rientrano nel modo in cui concepiamo computer o telefoni oggi». C’è anche un “progetto di futuro” in cui, ha proseguito, «sarete in grado di teletrasportarvi istantaneamente come un ologramma per essere in ufficio senza viaggiare, a un concerto con gli amici o nel soggiorno dei vostri genitori per stare insieme». Secondo quanto promesso da Zuckerberg «questo aprirà più opportunità, non importa dove vivete. Sarete in grado di dedicare più tempo a ciò che conta per voi, ridurre il tempo nel traffico e ridurre» le emissioni e l’impatto sull’ambiente.

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