La nota di Rampelli: “La sinistra usa la scuola per le sue scorribande e incendia le polveri: un gioco pericoloso”

“Sono decenni che la sinistra usa la scuola per le sue scorribande. La violenza politica va respinta con forza qualunque sia la provenienza. Ma mentre siamo tutti pronti a condannarla se viene da gruppi di estrema destra, come Fdi ha dimostrato all’epoca dell’assalto alla sede della Cgil; la sinistra fa una gran fatica a censurare ufficialmente le violenze dei centri sociali o dei collettivi studenteschi. Definisce ‘assalti squadristici’ gli scontri di Firenze e si volta dall’altra parte di fronte ai pestaggi di Bologna ai danni di ragazzi di Azione universitaria finiti in ospedale. E finge di non sapere che nelle scuole e nelle università statali di mezza Italia gli studenti di destra non hanno il diritto di manifestare liberamente le proprie idee”. E’ l’intervento di Fabio Rampelli,  vicepresidente della Camera che giunge a corollario di un sabato surreale. Che ha visto rinsaldarsi in nome dell’antifascismo l’asse Schlein- Conte-Landini. Ma dai quali non è uscita nemmeno una parola contro le provocazioni minacciose di Milano. Tantomeno sul pestaggio di Bologna. La condanna della violenza a sinistra è selettiva.

“Sono i Collettivi -aggiunge Rampelli – a pretendere di distribuire patenti di democraticit; a voler decidere chi possa distribuire volantini e chi no, chi abbia il diritto di svolgere assemblee e presentare libri e chi no. Le immagini del premier Meloni e del ministro Valditara a testa in giù a Milano sono vergognose e inaccettabili. Ho ascoltato nei giorni scorsi con le mie orecchie dirigenti del Pd che preannunciavano la strumentalizzazione degli studenti per dare vita a una stagione di contrapposizione verso il ministro Valditara e il presidente Meloni. Le intemperanze di questi giorni sono solo un anticipo di quanto dovrà accadere da novembre in poi. Come fu in passato, con cortei studenteschi violenti che arrivarono fin sotto Palazzo Chigi. Le immagini di oggi a Milano ne sono una prova”.

“Alla sinistra -conclude Rampelli- non interessa formare gli studenti e far funzionare scuola e università. Ma avere masse da orientare contro il Governo per creare disordini sociali. Rifiuta una legittima e leale opposizione, incendia le polveri. Ma il gioco del cerino rischia di diventare pericoloso, come il passato c’insegna. Un passato che tutti dovremmo evitare che si ripeta”.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.