La leader di FdI Giorgia Meloni, vittima di insulti sessisti: “Impiegatela in un porto in Libia come risorsa per i marinai”. Femministe? Chi le ha viste? Questo scostumato strabismo….

Ancora insulti sessisti a Giorgia Meloni. Ancora silenzio dalla cupola pseudo-femminista sempre pronta a gridare allo scandalo quando gli hater colpiscono una donna di sinistra. Ultima polemica: la Boschi strapazzata da Lilli Gruber.

Invece, come da copione, il livore riversato su Giorgia Meloni non fa notizia e non crea indignazione. Ma sottolinearlo sempre non guasta, giusto per ricordare quanta ipocrisia si annidi tra le pieghe della retorica stile “non una di meno”. Anche personaggi come Rita Dalla Chiesa hanno notato, tempo fa,  questo colpevole strabismo e lo hanno pubblicamente denunciato.

Ora parliamo del post di Dario Angeliex sindaco di Remanzacco (Udine) che ha scritto un post di questo tenore: “Lasciare Giorgia Meloni in Libia come contropartita per impiegarla sul porto come risorsa dei marinai per i tanti “lavori” portuali”. Dario Angeli, che ha poi cancellato il post, è ora consigliere comunale per una lista civica di sinistra con delega ai rapporti con le istituzioni.

“Vediamo se ora – ha commentato Meloni –  la sinistra e le femministe condanneranno le parole indegne di questo mezzo “uomo”. P.S. l’ex sindaco cuor di leone, pensando di insabbiare le prove, ha cancellato da poco l’ignobile post”. Isabella Rauti ha chiesto le dimissioni di Dario Angeli: “Qui – ha detto – siamo oltre il ricorrente sessismo del linguaggio politico ed il maschilismo truce, siamo all’oltraggio delle istituzioni e del genere femminile”.

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