By Lucia Falco (per ith24)
Le accuse arrivano da oltre oceano. E a puntare il dito contro il Premier italiano Giuseppe Conte, è il New York Time, con un articolo al vetriolo sulla sciagurata gestione di Conte sull’emergenza da Covid-19. Prevenzione e ritardi al centro dell’attenzione del New York Time.
Tutte cose che il governo Conte non ha fatto, anzi ancora oggi la comunicazione rimane debole tra bozze e comunicati Facebook. Ma i retroscena sono altri, infatti, venerdì 20 marzo lo staff di Conte avrebbe proposto un’intervista agli americani, a patto che avesse la possibilità di rispondere in maniera scritta. Quando il NY Times gli ha inviato le domande, incluse quelle riguardanti le sue precedenti dichiarazioni sul virus, il premier ha rifiutato di rispondere. In breve, Conte e Casalino sono scappati con le domande sotto al braccio. E di solito, chi tace acconsente.
Ciao. Ho letto tutte le attività che, grazie al decreto del il signor Conte, rimarranno aperte, in pratica tre quarti dell’Italia, MA, ha decretato che, rimarranno chiuse le entità produttive della caldareria, ( serbatoi, colonne di distillazione per l’industria chimica, scambiatori di calore, ecc,ecc. ) in pratica CHIUDE una delle poche attività che creano capacità di reddito in Italia ( certo che, coloro che, hanno partecipato alla stesura di quelle entità che rimangono aperte, sono persone che, del mondo del lavoro, quasi certamente, NON ne capiscono una minchia. ).