La festa degli Azzurri al Quirinale regala un’altra sorpresa: l’emozione del “tifoso” Mattarella (video)

Un Sergio Mattarella visibilmente emozionato ha accolto al Quirinale la Nazionale italiana vincitrice degli Europei di calcio e il tennista Matteo Berrettini, che pur non riuscendo a vincere contro il campione in carica Novak Djokovic ha portato a casa un set che da solo, ha sottolineato il presidente della Repubblica, «vale una vittoria». Mattarella, che aveva premesso di voler fare solo un saluto e i complimenti ai nostri sportivi, alla fine ha tenuto un vero e proprio discorso, nel quale a tratti è sembrato quasi più un tifoso che il capo dello Stato. O, per lo meno, è sembrato un capo dello Stato tifosissimo dello sport italiano, che si è presentato a lui nella sua espressione più alta e più forte.

Il gioco di squadra, l’armonia, la tenacia, la capacità di non arrendersi di fronte alle condizioni sfavorevoli, come uno stadio ostile e «un gol a freddo che avrebbe messo in ginocchio chiunque», sono stati al centro del discorso di Mattarella, che ha abbracciato anche Berrettini,punta di diamante del nostro tennis dal quale «emergono nuovi protagonisti ed energie che crescono». Il tennista ha regalato a Mattarella la propria racchetta; Mancini e il capitano Chiellini gli hanno regalato invece la maglia con il suo nome e le firme di tutti i giocatori. Mattarella, uomo misuratissimo in tutte le sue manifestazioni, si è aperto in un sorriso emozionato di fronte a quei doni così preziosi e sofferti per tutta la Nazione.

«Complimenti, è stata un’impresa che avete meritato molto più di quanto dica il punteggio», ha detto Mattarella ai giocatori della Nazionale, sottolineando che «in queste 7 partite avete ricevuto l’affetto degli italiani e li avete ricambiati, rappresentando bene l’Italia e rendendo onore allo Sport, così come Matteo Berrettini». Anche il suo match aveva seguito Mattarella, prima di imbarcarsi per Londra destinazione Wembley. «Arrivare alla finale di Wimbledon è già un grande traguardo, ma la rimonta e la conquista del primo set equivalgono a una vittoria. Complimenti davvero», ha detto il capo dello Stato all’indirizzo del primo tennista italiano ad arrivare a quel traguardo.

A più riprese Mattarella ha detto che voleva essere breve, perché quella era solo un’occasione di «applausi e ringraziamenti». A più riprese è andato avanti, ringraziando tutti: Mancini, giocatori, staff tecnico, i preparatori dei portieri, ai quali bisogna dire grazie per l’allenamento che ha contribuito a rendere possibile il miracolo delle parate di Donnarumma, che «miglior giocatore di questo torneo, ha reso felice milioni di persone non solo in Italia».

Ma un ringraziamento particolare Mattarella l’ha voluto riservare a Vialli, con un passaggio nel quale ha sottolineato che «in Tv lo abbiamo visto più volte esprimere i sentimenti di emotività che tutti noi avvertivamo». E, in effetti, gli abbracci tra Vialli e Mancini quella sua esultanza che lo faceva uscire dagli spalti dei tecnici e correre incontro all’amico di una vita, sono e rimarranno come alcune tra le immagini più forti di questi Europei, anche per quello che Mattarella non ha detto, ma a cui inevitabilmente tutti hanno pensato: la straordinaria capacità di reazione alla malattia, che non può non essere stata d’esempio e stimolo per tutta la squadra.

E, poi, ancora il ricordo di Davide Astori, capitano della Fiorentina e membro della Nazionale, scomparso prematuramente tre anni fa. A lui, a nome della squadra, Chiellini ha dedicato la vittoria. A lui ha voluto rivolgere un pensiero anche Mattarella, che poi si è rivolto a Spinazzola.«Dov’è? C’è? Lei con le stampelle», ha detto il presidente della Repubblica cercandolo in platea. «Pure con le stampelle è riuscito ad arrivare davanti alla squadra», ha aggiunto facendo riferimento all’esultanza del giocatore infortunato.

«Siamo tutti orgogliosi di essere qui al Quirinale. Mi permetto di manifestare il mio più sentito ringraziamento per essere stato il nostro primo tifoso. Ho visto che ha gioito tantissimo e ci fa molto piacere. Insieme a tantissimi italiani che ci hanno fatto sentire ogni giorno quanto sia forte l’amore del nostro Paese per la Nazionale, ieri abbiamo vissuto una serata di festa per tutto il Paese che è tornato a festeggiare e stringersi insieme», ha detto Mancini nel suo discorso al Quirinale. «Questa vittoria la dedichiamo interamente agli italiani che possono gioire con noi», ha aggiunto Mancini, facendo a sua volta i complimenti a Berrettini e dicendosi sicuro che «tornerà a Wimbledon e vincerà anche lui».

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