La Azzolina ha pure la faccia di bronzo di criticare la Meloni dopo il disastro dei banchi a rotelle e dei salti del canguro da un partito politico all’altro

Rieccola Lucia Azzolina. Pensavamo di essercene sbarazzati ma a volte tornano. E lei è tornata. Da quando è stata candidata alle politiche con Impegno civico, il partito di Giggino Di Maio, non passa giorno che non faccia sentire la sua voce. Chiaramente per attaccare la destra. L’ultimo attacco è arrivato contro Giorgia Meloni. Il motivo? La leader di Fratelli d’Italia ieri a Catania ha detto di sognare una scuola in cui per essere un buon docente non bisogna avere la tessera della Cgil.

«Io sogno una Nazione – ha detto la Meloni – nella quale tu, per essere un buon docente non devi avere la tessera della Cgil, sogno una nazione nella quale per fare bene il magistrato non devi essere per forza iscritto all’Anm, sogno una nazione in cui le persone che hanno dovuto abbassare la testa per tanti anni facendo finta che la pensavano in maniera diversa se no sarebbero stati tutti cacciati, possano dire come la pensano e non perdere il posto di lavoro. Io voglio un’Italia normale».

Poche e semplici parole che però hanno scatenato la Azzolina che su Twitter ha scritto: «Cara Meloni, io sogno invece una scuola in cui si investa, come abbiamo investito noi. 10 miliardi in un anno. Con il governo Berlusconi, di cui lei era ministro della gioventù, abbiamo vissuto un incubo. 8 miliardi tagliati all’istruzione. La differenza è chiara».

Dopo tutti i guasti e gli errori commessi, l’ex ministro dell’Istruzione, allora targato M5S, ha ancora il coraggio di parlare. Quando era al vertice del dicastero ha avuto la capacità di far imbufalire il mondo della scuola. È passata alla storia per la vicenda dei banchi a rotelle diventati il simbolo del disastro del governo Conte sulla scuola e dell’inadeguatezza del suo ministro. Ci vuole davvero coraggio per parlare. Nessuno sentiva la sua assenza. Non solo, dopo la sua fuga dal M5S è arrivata anche la zampata di Grillo. Sui social il fondatore del Movimento ha postato l’”album degli zombie”, “in edicola: con 4 bustine l’album è in regalo!”. Seguono tutte le foto dei “transfughi” M5S -la galleria è lunga- e non mancano i big, da Di Maio a D’incà, passando per Lucia Azzolina e Vincenzo Spadafora.

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