Occhi puntati sul Norovirus Kawasaki. Il virus che colpisce l’apparato gastrointestinale è stato individuato nel 2014 in Giappone ma è di matrice cinese. In merito l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, l’UKHSA, ha rivelato che si sta registrando “una diffusione insolitamente elevata di infezioni”. I Norovirus della famiglia dei Caliciviridae sono virus a singolo filamento di Rna e rappresentano la causa di più del novanta per cento delle gastroenteriti non batteriche nell’uomo. Il ceppo GII.17 prende il nome della città giapponese di Kawasaki, dove – tra il 2014 e il 2015 – ci fu un’epidemia. Eppure la sua origine è un’altra. Nell’articolo “Global Spread of norovirus GII.17 Kawasaki 308, 2014–2016” si legge che la patria del virus è la Cina (è stato isolato per la prima volta alla fine del 2014).
La principale preoccupazione degli esperti sta nel fatto che Kawasaki ha la capacità di alterare il legame tra virus e cellula ospite in modo diverso, A maggior ragione ora che i casi sono in aumento. Nel “National norovirus and rotavirus report, week 45 report: data to week 43 (27 October 2024)” – che esamina le settimane 42 e 43, tra ottobre e novembre – si legge che l’UKHSA ha indicato oltre 2.600 segnalazioni di positività al Norovirus da parte dei laboratori, rispetto a una media attesa di circa 1.100.
Ma il virus è arrivato anche in Italia. Un focolaio di gastroenterite, associato a un Norovirus, è stato registrato in una scuola elementare di Bologna. Ad agosto, poi, nove escursionisti tedeschi sono stati ricoverati in ospedale a Bressanone per lo stesso motivo. Infine, tra giugno e luglio 2024 sono stati registrati casi anche tra la Lombardia e il Veneto. Tra i sintomi ci sono: disidratazione, diarrea e dolori addominali. Al momento non ci sono né cure né vaccini. L’unico consiglio è quello di stare lontani da chi è infetto.