Jannik Sinner ha trionfato agli Us Open e lo ha fatto mettendo a tacere gufi, invidiosi e una certa stampa ostile che sperava nella caduta del mito. Il campione azzurro porta a casa il secondo slam dopo quello australiano e inizia la sua scalata nella storia di questo sport. Saldamente numero uno nella classifica Atp, Sinner ha dimostrato contro Fritz di poter controllare in scioltezza un appuntamento così importante come una finale di Us Open.
Alla fine del match, Simnner è apparso svuotato, nel senso che ha veramente fatto pulizia delle scorie e del malessere che lo hanno accompagnato in queste settimane. Problemi di testa e una certa delusione per come è stato trattato e accusato ingiustamente per il caso doping da cui, giusto ricordarlo, è uscito più che pulito. Certo, all’orizzonte c’è l’eventuale ricorso della Wada che scade martedì, ma ci sono buone ragioni per pensare che ciò non accadrà. Infine quel messaggio alla zia dopo la vittoria con cui Sinner ha commosso tutti: “Questo titolo per me vuol dire tantissimo. L’ultimo periodo non è stato facile. Il mio team mi ha sostenuto ogni giorno, mi è stato vicino. Amo il tennis. Mi sono allenato tanto, oltre il campo c’è una vita. Voglio dedicare il titolo a mia zia, che non so quanto ancora sarà nella mia vita. Auguro a tutti la salute”. Campione vero.