“Italia sotto choc” Carabiniere massacrato di botte da un immigrato. La reazione dell’Arma: “Siamo stufi, le istituzioni tacciono”

By Lucia Gallo (per ith24)

Ennesimo scempio ad Avezzano in provincia di L’Aquila. Un immigrato prende a calci e pugni un carabiniere mandandolo in ospedale. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di giovedì 18 giugno.

Un immigrato esce completamente fuori di sé. I militari intervengono per cercare di riportare la calma, provano a bloccarlo a terra, lui si divincola, cerca di colpirli e alla fine sferra due pugni in faccia ad uno dei carabinieri. Si tratta di un dominicano di 41 anni, il carabiniere colpito si chiama Vito Lamendola, attualmente ricoverato all’ospedale di L’Aquila.  Dovrà subire una operazione maxillo facciale.

Ma l’indignazione arriva proprio dall’Arma dei Carabinieri: “Ogni volta che noi uomini della strada usciamo in servizio ci ripetiamo sempre questa frase: ‘Speriamo non capiti nulla e non tocchi a me, altrimenti i problemi saranno su come intervenire, se e quanto mi conviene prenderle per evitare ripercussioni con la scala gerarchica. Le ferite? Ormai sono l’ultimo di problemi”.  Mancano i mezzi per difendesi: “È da un anno che si attende l’arrivo della pistola ad impulsi elettrici – dice William Ricci, segretario regionale lombardo del Nuovo Sindacato Carabinieri – intanto nel silenzio assoluto delle istituzioni noi contiamo oggi un altro ferito”

Una denuncia che non trova riscontro nei palazzi che contano. Anche oggi, sono impegnati con le scarcerazioni dei mafiosi al 41bis.

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