Irene Pivetti condannata a 4 anni di carcere per evasione e riciclaggio: il caso delle Ferrari

Il Tribunale di Milano ha condannato 4 anni l’ex presidente della Camera Irene Pivetti nel processo in cui è imputata per evasione fiscale e autoriciclaggio perché avrebbe nascosto al Fisco i proventi dell’operazione commerciale nel 2016 di acquisto e immediata rivendita di tre auto Ferrari Gran Turismo e il marchio della scuderia Isolani Racing Team. Il pm Giovanni Tarzia, titolare delle indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, chiedeva 4 anni di reclusione mentre l’avvocato Filippo Cocco, legale di Pivetti, l’assoluzione.  

A Irene Pivetti sono state riconosciute le attenuanti generiche, benché il pm Giovanni Tarzia aveva proposto non fossero concedibili a “una persona che ha avuto modo di conoscere le Istituzioni dello Stato dall’interno, ha rivestito la terza carica dello Stato, è beneficiaria di un assegno vitalizio alimentato dalle imposte pagate dai cittadini, e dalla quale pertanto è lecito pretendere una particolare sensibilità rispetto agli obblighi di legge tributari”. Questo  di Milano non è l’unico processo in corso su Irene Pivetti nella veste di imprenditrice: nel giugno scorso, infatti, a Busto Arsizio il pm Ciro Caramore ha chiesto e ottenuto dalla giudice Anna Giorgetti di rinviare a giudizio Pivetti per frode in forniture pubbliche sulla compravendita dalla Cina di mascherine per 35 milioni in pandemia Covid. “Questo è solo il primo tempo. Sono assolutamente innocente, ma non mi aspettavo nulla di diverso”, ha dichiarato l’ex presidente della Camera.

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