Immigrazione e sicurezza, avanti senza ripensamenti. Meloni: “Manterremo la parola data agli elettori”

“In tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione”. Al termine di una giornata complicata che mette la parola fine alla querelle sugli sbarchi, dopo giorni di riflettori puntati addosso al Viminale e a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni torna a chiarire la rotta del governo  sul fronte caldo dell’immigrazione clandestina. Confermando la linea della fermezza per risolvere il corto circuito sociale. E marcando una forte discontinuità con i precedenti governi.

“Negli ultimi anni – scrive il premier in un lungo post su Facebook –  abbiamo assistito a una gestione inadeguata del fenomeno. Che ha prodotto grandi ed evidenti disagi. Hotspot al collasso, sbarchi aumentati, Forze dell’Ordine allo stremo. E il tutto ha portato a un crescente clima di insicurezza generale Il nostro obiettivo è difendere la legalità, la sicurezza e la dignità di ogni persona”. Parole che smentiscono il racconto della sinistra su una destra ‘disumana’ accusata di voler abbandonare i naufraghi soccorsi dalle navi Ong al loro destino.

L’obiettivo, che l’opposizione finge di non conoscere, va esattamente nella direzione opposta. Mettere la parola fine ai viaggi della morte e stroncare il business sui migranti.  “Per questo – conclude Meloni – vogliamo mettere un freno all’immigrazione clandestina. Evitare nuove morti in mare. E combattere i trafficanti di esseri umani. I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani. E questo governo non tradirà la parola data”.

Il governo italiano ringrazia infine in una nota la Francia “per la decisione di condividere la responsabilità dell’emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell’Italia e di pochi altri stati del Mediterraneo, aprendo i porti alla nave Ocean Viking. E’ importante proseguire in questa linea di collaborazione europea con gli Stati più esposti per la loro collocazione geografica, così da trovare una soluzione condivisa e comune, per fermare la tratta degli esseri umani e gestire in modo legale ed equilibrato il fenomeno migratorio che ha assunto dimensioni epocali. L’emergenza immigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato, nel pieno rispetto dei diritti umani e del principio di legalità”.

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