«Io, così com’è, il decreto Zan non l’avrei votato: è chiaro? Perché, se non si corregge almeno la parte che riguarda le scuole, io non l’avrei votato»: le parole di Vincenzo De Luca alla Festa dell’Unità sono una bocciatura sonora. Non solo della legge, ma anche delle politiche del Pd. E sono destinate ad avere conseguenze devastanti. Il video sembra una parodia di Crozza, nella sua colorita trasposizione.
«Ne abbiamo fatto una questione ideologica – ha detto il governatore campano a Lucia Annunziata – mentre su temi morali bisogna sempre avere una grande responsabilità verso la sensibilità di tutti”. A testa bassa contro la linea del Pd, che ha tenuto fermo il Ddl Zan e ha criticato anche le parole del cardinale Parolin sulla “vaghezza” del testo. “Gli abbiamo risposto in modo volgare e politicamente insopportabile».
Quindi, l’attacco ferocissimo di De Luca al Ddl Zan e indirettamente al suo partito. «Ma voi veramente pensate che sia ragionevole che alle elementari facciamo la giornata di riflessione sull’omotransfobia? Ma andate al diavolo, andate al diavolo: non sono d’accordo. È chiaro? Allora, un conto è se tu mi dici, guarda, che alle ultime classi delle superiori facciamo una giornata di riflessione: questo va bene. Ma dobbiamo sapere che, quando affrontiamo temi delicati come questo, occorre grande misura, grande senso di responsabilità».
Ovviamente, al Nazareno, non l’hanno presa affatto bene. E c’è chi lo esplicita in termini durissimi. «Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha utilizzato il palco della Festa Nazionale dell’Unità a Bologna per scagliarsi contro il DDL Zan. Mentre il PD assume con coraggio il profilo di un partito per cui diritti sociali e diritti civili marciano uniti, qualcuno pensa con furbizia di coprire uno spazio politico arretrato e anacronistico, alle spalle di cittadine e cittadini le cui libertà oggi sono ancorate a un livello inferiore che nel resto d’Europa. De Luca pensi a governare la sua Regione, in cui le aggressioni contro le persone LGBTIRIEMPIONO le pagine di cronaca. Da Bologna ribadiamo un solo concetto. Il Ddl Zan va approvato senza modifiche. PS: non metto volutamente la foto di questo soggetto». Così in un post su Facebook Roberta Li Calzi, consigliera dem a Bologna. La guerra interna pare appena iniziata.