Il tweet in arabo, poi lo cancella: Di Maio nel Golfo parte con la pernacchia

Un esordio peggiore come rappresentante speciale dell’Unione Europea nel Golfo Persico non se lo poteva forse immaginare. Fortunatamente non è successo (almeno per il momento) nulla ancora di eccezionalmente grave dal punto di vista diplomatico e istituzionale, ma neanche il tempo di insediarsi nel suo nuovo incarico ufficiale e Luigi Di Maio è già finito nel mirino di Twitter: sia da parte degli utenti ma sia anche da parte del social network di Elon Musk, che lo ha direttamente bloccato.

Giovedì primo giugno è stato – come da accordi – il primo giorno di inviato speciale dell’Ue nel Golfo per Luigi Di Maio: un ruolo affidatogli poche settimane fa dall’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell nonostante una lunga scia di polemiche politiche in Italia per via di sue precedenti gaffe quando all’epoca era ancora capo del Movimento 5 Stelle e si apprestava a essere nominato ministro degli Esteri nei governi Conte 2 e Draghi. Proprio di ieri è quindi il suo tweet di saluto e di (auto)benvenuto nel golfo dell’Oceano Indiano: “Primo giorno in carica come rappresentante speciale per l’Ue nel Golfo”, ha scritto l’ex titolare della Farnesina dal profilo @EUSR_Gulf. “Sono pronto e pienamente impegnato con gli altri Stati membri, le istituzioni dell’Ue e ciascuno dei nostri partner nella regione. C’è così tanto in gioco e così tanto da fare, attraverso un dialogo sincero e di rispetto reciproco. Per la nostra sicurezza e prosperità condivise”.

Un post che non è stato scritto solamente in italiano e in lingua inglese, ma anche in arabo e persiano. Un modo, comunicativamente furbo, per accalappiarsi le simpatie dei rappresentanti politici più importanti di quegli stati dove opererà la sua sfera d’influenza. Peccato che, dopo ventiquattro ore scarse dal suo debutto social, l’account ufficiale dell’istituzione che Di Maio guiderà da qua ai prossimi due anni è stato sospeso. “Twitter sospende gli account che violano le regole di Twitter”, si legge su EUSR_Gulf. Dallo staff minimizzano: “Si tratta di un problema tecnico in via di risoluzione”. Tuttavia non è da escludere che, tra le ipotesi del blocco, ci sia anche il fatto di avere al momento un duplice account pubblico ufficiale anche se, stante gli aggiornamenti del pomeriggio del 2 giugno, non ci sono ancora novità sul suo eventuale sblocco. Di Maio, sul profilo storico, vanta ben oltre 710mila follower, mentre il nuovo account (nato giusto ieri) ne registra un centinaio di follower.

Quei pochi “fortunati” che sono riusciti comunque a intercettare il primissimo cinguettio di Giggino non sono stati per niente teneri con l’ex vicepremier. “Hai usato Google translate?”, chiede un utente. “Mettiti scuorno“, ironizza un altro in dialetto campano per farsi capire meglio dallo “statista” di Pomigliano d’Arco, noto soprattutto per avere avuto problemi anche solo con l’italiano, in particolare con il congiuntivo. Gli altri commenti riferibili sono sostanzialmente dello stesso tenore. “Rappresenti solo i venditori di bibite del Maradona”, “Ora ho capito cosa significasse ‘Abbiamo abolito la povertà'”, “Vedi un po’…prendi lo 0,6 % e te promuovono direttore generale”, “Un po’ di vergogna la riesci a provare?”, “Non sai parlare italiano e scrivi in inglese? Ah, i miracoli della politica… La speranza è che ci resti, nel golfo, bibitaro”. Ma il più emblematico è questo: “Ho letto tutti i commenti, non uno, dico uno, che sia benevoli e di complimenti. Fossi al posto Di Maio e grazie a Dio non ci sono, mi vergognerei di apparire sui social, sparire. Invece lui oggi riappare su tutti i social”. Almeno per un giorno, però, ci ha pensato direttamente Twitter a farlo (nuovamente) sparire.

Pubblicato da edizioni24

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