Il Premier Meloni si reca sui luoghi dell’alluvione: “Non è momento di passerelle. Daremo risposte immediate” (Video)

«Adesso il nostro compito è quello di garantire risposte immediate». Per affrontare le conseguenze dell’alluvione in Emilia-Romagna «il governo c’è, ci sono anche gli altri livelli istituzionali». Quando Giorgia Meloni interviene alla riunione in prefettura, a Ravenna, ha ancora negli occhi le scene di devastazione e di dolore. «Non è il momento delle passerelle – dice il premier – ho fatto 6 sopralluoghi in posti a caso. Mi sono anche commossa, e ho trovato tanta gente commossa dalla tragedia che sta vivendo, ma anche commossa di speranza».

«C’è un consiglio dei ministri convocato per martedì – sottolinea il presidente del Consiglio  – c’è tutta la giornata di domani per ottimizzare provvedimenti. Per questo volevo venire domenica nelle zone colpite dall’alluvione, perché domani posso passare la giornata insieme ai ministri che sono già al lavoro e che intanto mi mandano le loro iniziative e le loro idee su tutto quello che si può fare. Ho parlato con il presidente della Regione Bonaccini, con i sindaci e la Protezione civile per capire quali possono essere le cose prioritarie».

Non è mancato un accennoal G7  «Indipendentemente dal G7, dove pure c’è stata grande disponibilità e grande solidarietà, sono i molti i colleghi che mi hanno scritto in questi giorni per dire se serve qualcosa noi ci siamo, per cui nelle prossime ore cerchiamo di ottimizzare anche questa disponibilità». « Noi abbiamo – ha rivendicato la Meloni – una Protezione civile straordinaria, al G7 la presidente del Fondo monetario internazionale davanti a una serie di leader ha detto che l’Italia ha una delle Protezioni civili migliori del mondo se non la migliore del mondo».

Sulle «stime dei danni», Meloni premette: «So che i danni sono ingenti, è stata fatta una prima stima dei danni sulla viabilità, ma finché non siamo sicuri che la situazione si fermi diventa molto difficile. In ogni caso andranno mobilitate molte risorse e anche qui il governo è già al lavoro per capire quali possano e debbano essere le situazioni prioritarie da quali attingere i fondi. Nelle prossime ore chiaramente stanzieremo altre risorse che sono però per l’emergenza. Il Fondo europeo di solidarietà è uno dei fondi che possono essere utilizzati».

 Il capo del governo smorza anche le polemiche sul PNRR. «Ho sentito dire cose inesatte. Ho sentito parlare di 9 miliardi. Le risorse che il PNRR destina a questa fattispecie viaggiano intorno ai 2,5 miliardi ma in alcuni casi sono già mobilitate su progetti esistenti e vanno spese entro il 2026». Per Meloni, «in questa fase occorre lavorare su altri fondi che riguardano anche l’Europa. In ogni caso le risorse che servono saranno individuate», rassicura il presidente del Consiglio.

Sull’emergenza alluvione non c’è tempo da perdere: all’indomani del consiglio dei ministri, martedì mattina, Meloni riceverà a Palazzo Chigi il governatore dell’Emilia Romagna. «Voglio avere molta fiducia che questo rapporto ottimale che si è instaurato, purtroppo alla luce di questa tragedia, possa proseguire», dice Bonaccini dopo l’incontro col premier. «Stiamo interloquendo con le istituzioni europee perché chiederemo l’attivazione del Fondo di solidarietà che nel 2012 portò in Emilia Romagna mezzo miliardo di euro», aggiunge il presidente della Regione. In una situazione così drammatica, anche l’Europa deve fare la sua parte.

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