By Pasquale Aveta (per ith24)
Un’altra tegola pende sulla testa del governatore del PD, Nicola Zingaretti. Al centro della denuncia, le mascherine. Come già capitato al ministro degli Esteri Luigi Di Maio accusato di aver acquistato mascherine dalla Cina ad un euro e cinquanta l’una, quando solo un mese prima della crisi, e quindi prima dell’emergenza covid-19, le stesse mascherine furono acquistate a 0,80 centesimi di euro, la metà.
Ma tornando alla regione Lazio, dal 19 marzo la Regione era in possesso di un preventivo per acquistare 2 milioni di mascherine FFP2 e altrettanti di FFP3 della Exor a 2 euro e 53 centesimi al pezzo. In sostanza, come denuncia Il Tempo, un preventivo più basso di 1,07 euro rispetto a quelli Eco Tech (azienda poi scelta) per le FFP2 e di 1,37 per le FFP3. La motivazione che ha spinto la Regione ha optare per la seconda soluzione sarebbe legata al fatto che il preventivo proposto proveniva da un intermediario ritenendo più affidabile, quello di un produttore di lampadine a Led. Ma non solo, perché il preventivo Exor del 19 marzo è inferiore a quasi tutti quelli poi accettati dalla Regione in date successive.
La denuncia:
“Il nostro era un buon preventivo. La Exor vende a chiunque, quindi chiunque può comprare da loro e poi rivendere. Noi abbiamo parlato una volta con il signor Antonelli della Protezione civile regionale cui poi abbiamo inoltrato il preventivo. Dopo una telefonata, sono spariti. Erano due milioni di FFP2 e due milioni di FFP3, tune della 3M e sarebbero state accompagnate ovviamente dalla certificazione”.
Ma la denuncia non finisce qui: “Nella nostra proposta non era stato inserito un possibile anticipo, ma queste sono cose che si contrattano dopo l’accettazione dell’accordo di base”.
A tal proposito è stata presentata una denuncia anche dal gruppo di Fratelli d’Italia, che chiedono come sia possibile un fatto del genere.
Insomma, il detto recita: a pensar male si fa peccato,ma……..
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