Il modello Meloni anche in Cassazione: arriva la prima presidente donna, è Margherita Cassano

L’effetto-Meloni si fa sentire, non solo in politica, dopo l’investitura alle Primarie del PD Elly Schlein prima donna alla guida di un partito di sinistra. Oggi è arrivata anche la designazione di Margherita Cassano come nuova presidente della Corte di Cassazione. L’ha nominata il plenum del Consiglio superiore della magistratura, presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella, votando all’unanimità la proposta della commissione per gli incarichi direttivi. E’ la prima volta di una donna alla guida della Suprema Corte. Cassano, attualmente presidente aggiunto, prende il posto di Pietro Curzio, che sta per andare in pensione.

Nata nel 1955 a Firenze, di origini lucane, Margherita Cassano, figlia di un magistrato, Pietro, che ha presieduto molti processi negli anni di piombo, è entrata in magistratura dal 1980. All’inizio della sua carriera è stata sostituto procuratore a Firenze, dove ha condotto indagini in materia di stupefacenti e di criminalità organizzata, e dal 1991 al 1998 assegnata alla Direzione distrettuale antimafia. Dal 1998 per 4 anni è stata consigliere togato al Csm, eletta con Magistratura indipendente. Dal 2003 è arrivata in Cassazione, dal 2006 con le funzioni di consigliere, ha fatto parte della prima sezione penale e delle sezioni unite. Dal 2016 ha presieduto la Corte d’appello di Firenze fino al 2020, quando è stata nominata presidente aggiunto della Cassazione.

“Sappiamo tutti” che Margherita Cassano è “la prima donna chiamata a ricoprire questo ruolo così importante” di primo presidente della Corte di Cassazione, ma “questo aspetto non ha influito sulla sua nomina, ma desidero anch’io sottolinearlo, ricordando che cinque giorni fa ricorrevano 60 anni dall’entrata in vigore della legge che ha immesso le donne in magistratura. Ed è un’occasione importante per la Repubblica oltre che per l’ordine giudiziario”, ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al plenum del Csm.

“Ho sempre molto apprezzato le relazioni sull’amministrazione della giustizia” del primo presidente uscente della Corte di Cassazione, Pietro Curzio, “caratterizzate da analisi acute e da rigore nelle valutazioni, con considerazioni di rilievo e tra queste il richiamo alla necessità di assicurare certezza del diritto e uniformità dei criteri di giudizio, nonchè l’esortazione al reciproco rispetto dei ruoli e alla distinzione delle funzioni tra i poteri dello Stato. Non va dimenticato come il rispetto di questa condizione sia strettamente correlato all’indipendenza”, ha detto Mattarella al plenum del Csm. “Vorrei esprimere l’auspicio che la tempestività oggi dimostrata dal Consiglio possa costantemente caratterizzare il mandato consiliare appena iniziato, così da assicurare la dovuta celerità alle nomine dei dirigenti“.

“Congratulazioni a Margherita Cassano, prima donna ai vertici della Corte di Cassazione. La sua nomina a primo presidente della Suprema Corte è il traguardo di un percorso iniziato 60 anni fa, con l’ingresso delle prime donne in magistratura e rappresenta un ulteriore fondamentale passo in avanti verso l’effettiva parità di genere. La presidente Cassano sarà un punto di riferimento per le giovani che sempre più numerose superano il concorso, per prestare un essenziale servizio alla Repubblica”, dichiara il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha inviato un messaggio di auguri a Margherita Cassano. Il ministero della Giustizia ricorda alcuni numeri sulla presenza delle donne in magistratura: al 30 giugno 2022 sono 4.952 e rappresentano il 55% del totale. Fu la legge n. 66 del 1963 ad aprire anche alle donne l’ingresso in magistratura, regolamentando l’ammissione a tutte le cariche e agli impieghi pubblici. Nel 1965, entrarono le prime 27 vincitrici di concorso e da allora la percentuale è progressivamente aumentata, anche nei ruoli apicali. Erano 4.854 le donne nel 2019, 4.966 nel 2020 e 5.011 nel 2021.

“Oggi è una giornata storica per la nostra magistratura e per il Paese. Con la nomina a primo presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano infrange un altro tabù, diventando la prima donna a ricoprire la carica di giudice più alta in Italia. – commenta il ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa Elisabetta Casellati –  È un’altra tappa importantissima nel lungo e faticoso cammino dell’emancipazione femminile e verso l’agognato traguardo della parità di genere. Un risultato che Margherita Cassano ha potuto raggiungere grazie alle sue indiscusse competenze professionali e a un cursus honorum che l’ha vista sempre protagonista in ruoli di prim’ordine. La sua è una storia di magistrato che onora al meglio il merito perché costruita sulle capacità, sull’equilibrio e sulla cultura giurisdizionale e del lavoro. Al neopresidente della Corte di Cassazione vanno le mie più vive congratulazioni, nella certezza che saprà svolgere al meglio questo delicato e prestigioso incarico”

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