Il messaggio del vescovo di Odessa, non lascia dubbi ad interpretazioni: “Non è possibile negoziare con Mosca, Putin non ascolta neanche il Papa”

«Oggi non è possibile negoziare con la Russia. Il fatto che l’Ucraina si stia oggi difendendo ne è una prova per tutto il mondo». A parlare così è il vescovo di Odessa, monsignor Stanislav Šyrokoradjuk, per il quale «ogni Stato ha il diritto di difendersi». «Bisogna lavorare in due direzioni. La diplomazia è molto efficace quando c’è un partner. Ma oggi la Russia – ha sottolineato Šyrokoradjuk –  non è un partner di diplomazia».

Intervistato dall’agenzia di stampa Adnkronos, il vescovo di Odessa ha poi chiarito che a suo avviso anche una telefonata del Papa a Putin non avrebbe l’impatto desiderato: «Sancta semplicitas», ha detto, sottolineando che «è ingenuopensare che Putin possa guardare ad altra persona come una autorità morale da seguire». Di altro tenore la risposta rispetto alla possibilità che il Pontefice possa andare in Ucraina: «Spero, spero tanto che serva e che aiuti».

Ieri, nel suo consueto messaggio video, anche l’arcivescovo di Kiev, monsignor Sviatoslav Shevchuk, ha sottolineato che «l’Ucraina resiste. L’Ucraina combatte. Con il suo volto umano l’Ucraina sorprende il mondo», denunciando gli attacchi russirivolti a colpire la popolazione civile e le centinaia di casi di violenze sessuali, anche sui bambini. «Lungo l’ultimo giorno e l’ultima notte, l’Ucraina – ha detto l’arcivescovo maggiore di Kiev – ha di nuovo tremato a causa dei nuovi crimini perpetrati sulla nostra terra. In particolare, ieri con un pesante bombardamento è stata attaccata la nostra eroica città di Kharkiv».

«Molte persone – ha aggiunto l’arcivescovo – sono state costrette a lasciare i quartieri residenziali perché sulle loro case sono state lanciate la maggior parte di bombe, missili e i altri tipi di armi. È stato utilizzato il nuovo tipo di arma: le bombe venivano lanciate con il paracadute. Sono le bombe che non esplodono all’istante bensì quando vengono avvicinate da qualcuno».

«L’Ucraina oggi – ha denunciato ancora Shevchuk – sta diventando il territorio più contaminato del mondo se parliamo della contaminazione dalle sostanze esplosive. Si tratta di un male che ci accompagnerà per anni. Stamattina però abbiamo anche visto un altro crimine contro la popolazione civile. Gli occupanti russi bombardano appositamente le vie che servono per evacuare le persone civili. Così stamattina è stata distrutta la stazione ferroviaria nella parte centrale dell’Ucraina. Persone, le semplici persone diventano l’obiettivo, il primo obiettivo di chi oggi sta cercando di uccidere l’Ucraina. L’Ucraina però resiste. L’Ucraina combatte. Con il suo volto umano l’Ucraina sorprende il mondo».

«Adesso – ha quindi aggiunto il vescovo – stiamo scoprendo crimini terribili di violenza sessuale come arma contro la pacifica popolazione civile. Ci sono centinaia di casi di violenza sessuale contro donne, uomini e, soprattutto, bambini. Ieri il nostro presidente ha raccontato il caso della violenza su un bambino piccolissimo. Ci chiediamo: Dio, come si può, in mezzo a questo inferno, rimanere umani? E comprendiamo che solo grazie alla forza divina – ha concluso – saremo capaci di prevenire, nel modo umano, la distorsione della nostra comunicazione e della nostra vita».

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