Il gruppo Wagner come l’Isis: in rete il video di un disertore “ucciso come un cane”

Come l’Isis, peggio dell’Isis: spunta in rete un raccapricciante video di un detenuto reclutato dal Gruppo paramilitare russo Wagner che è stato rapito e giustiziato dalla sua stessa milizia dopo essere stato catturato dagli ucraini e aver detto di voler passare dalla loro parte e combattere contro Vladimir Putin.

Evgeny Nuzhin è stato ucciso a colpi di mazza in testa e il video è stato pubblicato sui social. Il fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, molto vicino al presidente russo, ha commentato il video sui social: “Per quanto riguarda colui che è stato ucciso con un martello, questo spettacolo mostra che non ha trovato la felicità in Ucraina, ha incontrato persone scortesi ma giuste. Penso il titolo di questo video sia ‘Il cane merita la morte del cane’”. I video sono stati pubblicati su Twitter dal sito indipendente di notizie bielorusso Nexta.

Il gruppo Wagner addestrerà miliziani e costruirà fortificazioni in due regioni della Russia al confine con l’Ucraina. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il suo fondatore, Yevgeny Prigozhin. “La compagnia militare privata Wagner aiuta e aiuterà la popolazione dei territori di confine dell’Ucraina a ricevere addestramento, a edificare strutture edili e a organizzare le milizie”, ha affermato l’uomo d’affari, citato dal servizio stampa di Concord, la sua azienda. Secondo Prigozhin, queste nuove attività sono iniziate nelle regioni russe di Belgorod e Kursk, regolarmente colpite negli ultimi mesi da incendi attribuiti all’esercito ucraino. L’obiettivo è costruire “opere fortificate e centri di addestramento delle milizie nelle regioni di confine”. “Chi vuole la pace si prepara alla guerra. Bisogna sempre essere pronti a difendere la propria terra”, ha aggiunto.

Dal 2014, i mercenari del grupp sono stati accusati di servire gli interessi del regime di Vladimir Putin in numerose zone di conflitto, che vanno dalla Siria all’Ucraina, passando per l’Africa e il Sud America. Negli ultimi mesi il gruppo ha operato attivamente sul fronte ucraino, a sostegno dell’esercito russo. È sospettato di aver reclutato detenuti per mandarli a combattere in Ucraina in cambio di pene ridotte. A settembre Prigozhin ha ammesso di aver fondato questa organizzazione paramilitare dopo anni di negazione. Nei giorni scorsi si è anche vantato di aver effettuato operazioni di ingerenza elettorale negli Stati Uniti.

Pubblicato da edizioni24

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