Il Governo e il Cts cercano un colpevole: “Giro di vite”. Bassetti: “Non ve la prendete con gli italiani, non è loro la colpa”

«Non mi pare si possa dire che gli italiani hanno fatto qualcosa di male, uscire e andare in giro per lo shopping è consentito dai colori delle Regioni». Lo sottolinea all’Adnkronos Salute di Matteo Bassetti. Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria commenta le polemiche dopo le immagini del weekend con i centri delle grandi città presi d’assalto per lo shopping natalizio. E critica l’idea del governo che vorrebbe un Natale e Capodanno in zona rossa. Premier e ministri su questo punto si stanno confrontando serratamente con i tecnici del Cts. Come ha anticipato uno dei partecipanti, un nuovo giro di vite «è inevitabile, su questo siamo tutti d’accordo».

«Ieri c’è stato effettivamente un grande afflusso di persone nei centri delle città per lo shopping, ma da quello che ho potuto vedere erano tutti all’aria aperta e le persone portavano la mascherina. Parlare oggi di un lockdown totale o di una zona rossa per tutto il Paese stride molto. Non aspettiamo neanche i nuovi dati? Non abbiamo fatto il lockdown settimane fa quando la curva è salita molto e lo facciamo ora che sta scendendo? Lavoriamo bene in questi dieci giorni che ci separano dal Natale cercando di fare capire l’importanza di mantenere alta l’attenzione».

«Passare il Natale e Santo Stefano blindati dentro casa non serve a nulla – rimarca Bassetti – Ci vuole invece più consapevolezza da parte di tutti nel comprendere che atteggiamenti poco attenti possono far risalire i contati. E poi finiamola di guardare a quello che fanno gli altri, come già successo con la Francia. Ora abbiamo gli occhi sulla Germania – conclude l’infettivologo – ma ognuno ha la sua situazione epidemiologica. Ricordo che i tedeschi a settembre hanno portato 20mila persone allo stadio».

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