Il gioco sporco della sinistra più becera: mobilita le piazze contro un governo che non c’è: gli 007 lanciano l’allarme

C’è un brutto clima, le piazze si scaldano contro un governo che ancora non c’è e sindacati e associazioni sono pronti a contestarlo. Gli 007 lanciano l’allarme sul ritorno dei disordini di piazza. Sabato si mobilitano i sindacati, e presto sfilerà la sinistra  cattocomunista – dalle Acli all’Arci – che insieme ai Cinque Stelle di Conte annunciano mobilitazioni dal 21 al 23 ottobre. In teoria si tratta di una manifestazione  “contro la logica della guerra”. Saranno delle piazze di pace, commenta il quotidiano dei  vescovi Avvenire. Cosa bizzarra,  la guerra è iniziata a febbraio e finché al governo c’era Mario Draghi di manifestazioni neanche l’ombra. Se la ride, ma non troppo Liberoche nell’edizione odierna dedica molto spazio all’allarme piazze. Si tratta solo dell’antipasto di ciò che verrà, spiga in un articolo Fausto Carioti. Che cita un report “che i servizi segreti hanno girato nei giorni scorsi al Copasir e ai ministri responsabili della sicurezza nazionale e alla presidenza del Consiglio. Il dettaglio di quei documenti è coperto da segreto, ma la sostanza è nota- scrive l’editorialsita- : sono in preparazione disordini di piazza come non se ne vedevano da tempo”.

Le micce incendiarie sono le bollette elettriche e del gas. Ma da qui arrivare alla contestazione del primo governo di centrodestra a guida Meloni sarà un attimo: “sarà facile gettare benzina di tipo ideologico. E se gli 007 dell’Aisi, l’Agenzia per la sicurezza interna, hanno voluto avvertire del pericolo, significa che il livello d’allarme è alto”. In questo contesto la sinistra gioca sporco. Perché, come scrive Alessandro Sallusti nell’editoriale di Libero, “parliamo di proteste al buio, messe lì giusto per scaldare gli animi. E spostare il baricentro dell’opposizione dal Parlamento – dove la sinistra è divisa e litigiosa – alle piazze”. E’, questo, un concetto che ci preoccupa molto. Concetto sul quale il direttore insiste in tutti i talk-show politici ai quali viene invitato. Attenzione a non spostare l’opposizione dal Parlamento alla  piazza. Ed è quello che ribadisce per iscritto.

Attenzione, scrive parlando essenzialmente alla sinistra, si tratta di una “operazione assai pericolosa: perché passare dalle “piazze di pace” alle “piazze di guerriglia” è davvero un attimo. Tanto che prefetture e questure sono state messe in stato di allerta perché si teme l’infiltrazione di gruppi tutt’ altro che pacifisti. Dovremo abituarci, come sempre è accaduto coi governi di centrodestra, la sinistra appalta il lavoro sporco all’esterno”. Il risultato sarebbe il caos, il disordine e il rischio che qualcuno possa farsi male. Il pericolo non è l’opposione a unu governo, ma cosa si è disposti a fare per contstarlo “con l’ unico obiettivo di fare cadere al più presto colui che considera non un rivale ma un usurpatore. E per farlo è disposta anche a calpestare gli interessi del paese, cioè degli italiani, usando pure la clava… Spero davvero di sbagliarmi”, conclude Sallusti.

Intanto dalle manifestazioni di piazza che si preparano non si può non vedere la replica di “vecchi schemi visti e rivisti in passato: come la saldatura tra i movimenti pacifisti, tutti o quasi animati dall’ostilità verso l’Occidente e gli Stati Uniti; e l’opposizione al centrodestra. Un’operazione – analizza Fausto Carioti nelle pagine interne- che ora non può fare il Pd, vista la linea tenuta dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini d’intesa con Mario Draghi. E allora prova a intestarsela Giuseppe Conte,convinto di sottrarre così un altro po’ di elettori alla ditta del Nazareno”.Avvisaglie inquietanti già oggi a Milano con gli studenti antifascisti che hanno brucuato in piazza le bfoto della Meloni. Anche domani sfileranno gli studenti a Roma. Si proseguirà poi con le manifestazioni organizzate in varie città dalla “Rete italiana pace e disarmo” dal 21 al 23 ottobre. Per poi puntare a un grande corteo unitario a Roma. Si parla del 4 novembre, la Giornata delle Forze armate, che per gli organizzatori delle proteste «non è una festa, ma un giorno di lutto».  Sarà della compagnia anche l’Anpi, l’associazione dei partigiani rossi, che comincerà scendendo «in campo per la memoria antifascista» nel centenario della marcia su Roma. Sarà su questa mobilitazione di piazza che il Pd che “per ora sta a guardare”, spera  già in primavera, nelle «elezioni anticipate»?

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